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Radio Monitor 2014 Annuale e 2° Semestre: Perdono tutti

Ci siamo, le pagelline sono arrivate. Tutti all’ingresso della scuola a guardare i dati appesi in bacheca. Promossi, bocciati o rimandati a settembre?

Andiamo con calma, i dati Radio Monitor appena usciti sono tra i più importanti dell’anno: misurano quanto il pubblico ha gradito le scelte fatte dalle radio italiane durante la seconda metà e nell’intero anno 2014. Non si scherza.

Andiamo con ordine paragonando i dati  di periodi tra loro corrispondenti. Cominciamo paragonando 2° semestre 2014 e 2° semestre 2013 dei Network Nazionali.

GIORNO MEDIO 2° SEMESTRE 2014
Dati scaricabili dal sito Radio Monitor qui

Lo schema ci riassume un paio di dati molto interessanti: il primo è quello positivo che riguarda Radio Italia che, seppur perdendo oltre 100 mila ascoltatori rispetto al semestre 2013, balza al secondo posto tra i Network nazionali, scavalcando in un sol colpo Radio Deejay, Radio 105 e RDS. In questo pomeriggio di febbraio nei corridoi di Radio Italia si dovrebbe brindare con un buon spumante (visto che lo Champagne ricorderebbe troppo “la France” e loro stanno conquistando grandi traguardi rimanendo fedelissimi al nostro paese, viva l’Italia!).

Altro dato che balza agli occhi è la perdita di ascolti da parte di Radio Deejay e Radio 105. Una perdita a cui non vorremmo abituarci. Le due radio stanno perdendo ascoltatori e non ne guadagnano di nuovi ma (c’è sempre un ma) a differenza di Radio Deejay, Radio 105 guadagna molto nel quarto d’ora medio, segno che gli ascoltori che restano sono molto più fedeli (ma avremo modo di parlarne qui di seguito). Per quanto riguarda Radio Deejay, mi torna in mente quanto detto da Linus al recente Workshop “Perchè la Radio?” . Racontava che in un’analoga situazione di crisi verso l’inizio degli anni 2000 affrontò la situazione facendo una sola cosa: assolutamente niente. Vedremo se resterà fedele a questo metodo che all’epoca risultò vincente.

C’è un dato che non riesco a decifrare correttamente e vorrei che mi aiutaste a capire. Secondo Radio Monitor il totale degli ascoltatori radiofonici in Italia è diminuto di 533.000 unità,   dai 34.416.000 del 2° semestre 2013 ai 33.883.000 del 2° semestre 2014. Secondo lo schema sopra esposto, i Network però avrebbero perso quasi 2 milioni di ascoltatori. Questo vuol dire che un milione e mezzo di ascoltatori persi dai Network si è riversato sulle radio locali? Vuol dire che quelle famose “radio di mezzo” stanno riprendendo terreno? Il mio cuore è speranzoso, ma ho il sospetto di aver perso qualche passaggio.

Resta comunque questa perdita generica per la Radio in Italia di mezzo milione di ascoltatori, dato che viene confermato anche dai dati annuali di Radio Monitor. Non voglio credere che la radio abbia perso così tanti ascoltatori, piuttosto vorrei che qualcuno si prendesse la briga di analizzare seriamente la situazione e capire verso quali canali si stanno dirottando gli ascoltatori: le radio locali, le web radio, Spotify. Insomma: dove sono andati?!

Nel resto dei dati in tabella si conferma una generale perdita di ascolti per tutte le radio tranne che per una: Radio 24. Dato che però verrà vanificato, purtroppo, dal rilevamento annuale che vi riporto qui di seguito.

GIORNO MEDIO ANNO 2014
Dati scaricabili dal sito Radio Monitor qui

Il paragone tra Annuale 2013 e Annuale 2014 è una carneficina. Rosso da tutte le parti. Eppure ho guardato e riguardato i dati e spero ancora di essermi sbagliato. (se ci sono errori vi prego di segnalarmeli tempestivamente).

Ho evidenziato in rosso le perdite oltre i 200.000 ascoltatori nel giorno medio. A questo punto posso fare i complimenti a chi ha perso di meno e quindi a Radio Capital, che nell’anno ha mantenuto una certa costanza negli ascolti.

Non ho molti commenti da fare, ho piuttosto tante domande da rivolgere agli Editori: “Questi numeri serviranno a cambiare qualcosa nel modo di fare radio dei Network? Qualcuno sceglierà di sperimentare qualcosa di nuovo da offrire agli ascoltatori? Questi dati indurranno gli editori a fare dei cambi generazionali? Siamo sicuri che non ci siano nuovi talenti lì fuori da inserire nel proprio organico?”. Non mi aspetto molte risposte purtroppo.

Torniamo ai dati. Il quarto d’ora medio. Il dato che misura in sostanza quanta gente ascolta la radio in media ogni quarto d’ora. In genere è considerato un po’ il dato che misura la fedeltà dei propri ascoltatori. Le cose che emergono sono interessanti, ecco il grafico.

QUARTO D’ORA MEDIO ANNO 2014
Dati scaricabili dal sito Radio Monitor qui

Anche qui il colore rosso prevale, in particolar modo per le due ammiragle RAI, per R101 (in fase di completo rinnovamento) e Radio Deejay.

Il color verde acceso invece si riferisce a Radio 105, la radio che, possiamo riassumere, è riuscita a fidelizzare più ascoltatori nell’anno 2014 e si attesta al secondo posto tra i network nazionali più ascoltati nel quarto d’ora medio. Bilancio positivo anche per Radio 24 e Radio Capital che aumentano di una decina di migliaia il numero dei propri fedelissimi ascoltatori.

Ora, ci sarebbe ancora tanto da dire. Ma sento che fremete dalla voglia di commentare i dati fin qui esposti e chiudo così: “Mal comune, mezzo gaudio”.

Articolo a cura di Giorgio d’Ecclesia
Responsabile Radiospeaker.it

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