Walter Pizzulli al World Radio Day: la passione di una vita dedicata alla radio
Dagli esordi nelle radio locali al successo su m2o, il conduttore racconta la sua carriera e il segreto del morning show perfetto.

Al World Radio Day 2025, Walter Pizzulli, storico conduttore e voce del morning show di m2o, ha ripercorso il suo lungo viaggio nella radiofonia, dagli esordi nelle piccole emittenti locali alla guida di un programma che ogni mattina sveglia migliaia di ascoltatori. Un racconto appassionato, fatto di sacrificio, dedizione e amore per la musica.
Gli inizi tra vinili e radio di quartiere
La carriera di Walter Pizzulli inizia a soli 13 anni, non come speaker, ma come DJ. “Inizio mettendo i dischi, i vinili. Mentre gli altri uscivano, io imparavo la tecnica del mixing”, racconta. Cresciuto in Puglia, nella città di Ginosa, si divide tra lo studio e la passione per la musica, approdando presto in una piccola emittente locale, Radio Città, che trasmetteva solo nel condominio di casa sua.
Con il tempo, il suo talento lo porta a farsi notare: prima il passaggio nei network regionali, poi l’arrivo a Radio Subasio, Rete 8, RTL 102.5 e Disco Radio, dove rimane per ben vent’anni.
“Quando ho capito di aver dato tutto, ho deciso di rimettermi in gioco”, racconta Pizzulli. “È stato allora che Albertino, il mio attuale direttore artistico, mi ha chiamato a m2o. E da sei anni sono qui”.
20 anni di sveglie all’alba: il sacrificio di chi fa il morning show
Il morning show è una delle fasce più impegnative per chi lavora in radio. E Walter Pizzulli lo sa bene, visto che da vent’anni si sveglia alle 3:50 del mattino per raggiungere gli studi. “Abito a 70 chilometri dalla radio. Quando ti svegli prima delle 4 per così tanti anni, vuol dire che la radio è davvero la tua vita”.
Nonostante la fatica, Pizzulli non cambierebbe questa fascia oraria per nulla al mondo. “Non è solo una questione di sacrificio, è una grande responsabilità. Il pubblico si affida a te per iniziare la giornata. Ed è bellissimo essere parte della loro routine mattutina”.
Il segreto del morning show di Walter Pizzulli: interazione e musica
A differenza di molti format mattutini, Pizzulli conduce il suo morning show da solo, senza co-conduttori e senza una squadra di supporto in regia. “Non ho nessuno che seleziona i messaggi o che mi aiuta con la produzione. Gestisco tutto in diretta perché voglio essere immediato e reattivo”.
Ogni mattina, riceve tra i 4.000 e i 5.000 messaggi audio dagli ascoltatori. “La mia trasmissione è costruita su di loro. Ascolto i messaggi migliori, li scelgo nel tempo di una canzone e li mando in onda. Voglio che il pubblico sia parte attiva dello show”.
Il filo conduttore? La musica. “Anche quando parlo di argomenti diversi, tutto torna sempre alla musica. Ieri, per esempio, ho chiesto agli ascoltatori quale poster avessero in cameretta da ragazzi. Uno mi ha detto ‘Baggio’. E io? Ho messo in onda ‘Da quando Baggio non gioca più’ di Cremonini. Perché la radio è fatta di emozioni e connessioni”.
Walter Pizzulli e il futuro della radio
Con oltre trent’anni di carriera alle spalle, Pizzulli guarda con ottimismo al futuro della radio. “Oggi il mondo radiofonico è cambiato, ma chi sa fare la radio bene ha ancora un ruolo fondamentale. L’importante è mettersi in gioco, essere sempre aggiornati e non perdere il contatto con gli ascoltatori”.
L’intervento di Walter Pizzulli al World Radio Day 2025 ha dimostrato ancora una volta che il vero motore della radio è la passione. E, dopo vent’anni di sveglie all’alba, il suo entusiasmo è più forte che mai.