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Chiuso programma radio complice dello scherzo a Kate Middleton

Vi ricordate il rovinoso e tragico scherzo telefonico che subì la principessa inglese Kate Middleton a dicembre? Scoop da prima pagina, tutti ne hanno parlato e anche Radiospeaker.it ha trattato il “triste caso”, entrato, suo malgrado, nella storia della radiofonia internazionale.

Ora il gruppo Southern Cross Austereo, proprietario della radio australiana”2dayFM”, ha informato l’opinione pubblica della imminente sostituzione del programma radio incriminato con una nuova trasmissione che partirà da oggi. I due conduttori, protagonisti dell’infausta vicenda, sono attualmente in congedo e probabilmente gli verranno affidati altri compiti in radio, restano comunque dipendenti dell’azienda.

Per chi si fosse perso il fattaccio, ricordiamo che a dicembre Kate era stata ricoverata in clinica per complicazioni insorte a causa della gravidanza e in quei giorni due speaker australiani, Michael Christian e Mel Greig, durante il loro programma radio ebbero la brillante idea di provare a realizzare una burla goliardica per ravvivare il loro show senza pensare alle possibili conseguenze, il tutto a spese della corona inglese e della povera Kate. In fondo cosa c’era di male in una telefonata radiofonica “scherzosa” alla clinica per chiedere notizie riservate sullo stato di salute di Kate?

Per i due conduttori si trattava solo di una buffa trovata e per rendere la cosa più eccitante si spacciarono addirittura per la Regina d’Inghilterra. Tuttavia l’episodio fu condito dal successivo, quanto inaspettato, suicidio dell’infermiera che era caduta nella loro “innocente” trappola. A nulla sono servite le pronte scuse dei due incoscienti speaker alla famiglia Reale, l’autorità australiana ha aperto un’inchiesta.

A parte l’increscioso caso, condurre un programma radiofonico di intrattenimento non esula dal buon senso. Può accadere anche in Italia, di ritrovarsi show radiofonici al limite, dove gli speaker con leggerezza accompagnano goliardicamente sopra le righe gli ascoltatori. Tra questi sicuramente lo “Zoo di 105” ne può essere un illustre esempio. Quante situazioni particolari sono state raccontate da Marco Mazzoli anche nel suo ultimo libro, tuttavia, ci sono e non possono non esserci dei limiti a cui ogni buon speaker che si rispetti deve attenersi, se non altro per non incorrere in querele, sospensioni o licenziamenti eventuali.

Quando frequentavo il corso di conduzione radiofonica di Radiospeaker.it, spesso ci veniva sottolineato il limite medio a cui ogni conduttore radiofonico non può sottrarsi, come non parlare male di nessun personaggio pubblico, non nominare mai un’altra radio in diretta o fare pubblicità a programmi di stazioni radio concorrenti. Se ci si riflette bene sono regole semplici dettate dal comune buon senso.

Ora i due speaker australiani, Michael e Mel hanno agito secondo buon senso “importunando” un membro della famiglia Reale inglese su questioni altamente “sensibili” come la salute? Ovviamente la soppressione del programma risulta abbastanza scontato come finale della storia, ciò che stupisce è che i due speaker non siano stati licenziati in tronco dopo la loro bravata. Atto di clemenza o semplice trovata pubblicitaria? Cosa ne pensate dell’intera vicenda e che finale dareste alla storia?

Articolo a cura di Nicoletta Zampano

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