HomeMagazineCuriosità RadiofonicheIn che tipo di Radio è meglio iniziare la carriera?

In che tipo di Radio è meglio iniziare la carriera?

Sono diversi i consigli e i  suggerimenti che i professionisti della radio rivolgono ai tanti aspiranti speaker mossi dalla passione di trasmettere, con la speranza di poter calcare un giorno “palcoscenici” importanti e degni del loro talento.

Tra i tanti insegnamenti vi è anche l’importanza che viene riposta ai vari contenitori d’intrattenimento, quei format che in radio trovano la loro sostanziale divisione tra Radio “di flusso” e Radio “di programmi”;  in entrambi i casi, la conduzione risulta opportuna ed utile.

Potreste essere prediletti per un determinato programma, magari preferito per la musica proposta, con una durata minore degli interventi o viceversa, per la suddivisione del “clock”, in cui probabilmente sono previsti lunghi “talk”. Ma fare esperienza nell’una o nell’altra situazione è assolutamente vantaggioso soprattutto agli inizi di un percorso artistico.

Sembra banale, ma in questo modo vengono acquisite tutte le tecniche necessarie per poter affrontare quelle che saranno le successive sfide in altrettante emittenti, differenti per struttura editoriale e di palinsesto.

Infatti, se nel corso delle primissime esperienze è ammissibile sforare di qualche minuto, ciò non deve avvenire quando si ha la fortuna di trasmettere successivamente in ambienti di prestigio, dove è perfettamente preordinato e segue una precisa tempistica, soprattutto quando si tratta di radio pensate per dare maggiore prevalenza alla musica; a far da contorno, in questi casi, sono veloci annunci/disannunci uniti ad “image ramp” che danno proprio l’idea di una radio dinamica, veloce, in cui la notizia deve essere espressa in maniera immediata e abbastanza sintetica.

Ma crediamo che, qualora vi fosse l’occasione, sia giusto trasmettere anche in realtà votate maggiormente all’informazione, emittenti tematiche, spesso rivolte ad un pubblico prevalentemente adulto, finalizzate ad approfondire temi d’attualità o di costume in genere, a discapito della programmazione musicale ridotta al minimo.

Non è semplice parlare per diversi minuti in radio e proprio programmi del genere aiutano a farlo, affinché possa essere arricchito il proprio linguaggio con termini che potrebbero catturare l’attenzione degli ascoltatori.

Insomma, adattarsi ad ogni situazione pur commettendo inizialmente qualche errore, è indispensabile per poter essere pronti ad affrontare livelli di conduzione sempre più alti, dove non sono ammessi “passi falsi”, a questi devono sostituirsi certezze e conferme per garantirsi un futuro sempre più in crescita …..non solo d’ascolti!

Articolo a cura di Maurizio Schettino

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