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Rai Radio: si accende il nuovo studio radiofonico della Sala D

Si è accesa ufficialmente lo scorso 3 Dicembre la nuova Sala D degli storici studi di Rai Radio in Via Asiago a Roma. Ad inaugurarla è stato lo staff al completo de “Il Rugito del Coniglio” e pian piano quasi tutti i programmi di Rai Radio 2 in onda da Roma si stanno trasferendo dal secondo piano dove c’è la nuovissima sala C, al piano terra in sala D.

“Non è un paese per giovani”, “Me Anziano Youtubers”, “Numeri Uni” e molti altri ancora i programmi che si stanno trasferendo nel nuovo studio adesso tutto rosso che ospita Rai Radio 2.

Tecnologia all’avanguardia che abbiamo visto e toccato con mano lo scorso 15 Novembre in occasione della giornata dedicata al futuro dell’autoradio, quando il nuovo studio è stato aperto in anteprima al pubblico presente nella struttura.

E non finisce qui per Rai Radio che continua con l’ammodernamento dei suoi studi rendendoli al passo con i tempi e trasformandoli in studi Radio-Televisivi predisposti alla radiovisione. Le nuove sale infatti sono tutte realizzate in ottica radio-televisiva, con una attenzione particolare alle tv connesse.

Lo studio D è dotato di 536 mattonelle ledwall, 5 mq di schermi complessivi, 5 telecamere motorizzate controllate da remoto (ma se ne possono gestire fino a 10), 200 metri di impianto scenoluminoso, gestibile tramite una centralina e un impianto DMX di controllo.

Lo studio ha inoltre una postazione per la band che suona live durante alcuni dei programmi del palinsesto della seconda radio pubblica Italiana, 20 posti a sedere per ospitare un piccolo pubblico, una regia audio live in sala e una regia audio per la trasmissione broadcast separata dall’immancabile vetro. Un altro vetro separa lo studio dalla redazione a differenza della regia video che è situata in una sala adiacente non comunicante direttamente con lo studio.

Le trasmissioni potranno essere trasmesse in streaming video sul web, sui social oltre che sulle smart TV come ha commentato il direttore di Rai Radio Roberto Sergio: “Abbiamo scommesso sulle tv connesse che permettono di vedere il flusso streaming dalla sezione radio. In questo modo siamo sempre nell’ambito di una scelta di ascolto radiofonico che si scopre offrire qualcosa in più (il video) anziché andare in competizione con i contenuti televisivi puri” e continua: “La sala D è un po’ il biglietto da visita di Rai Radio, dal momento che è la prima che si trova entrando in via Asiago. Per questo, l’abbiamo interamente ristrutturata con un impegno notevole in termini di hardware e risorse umane. Con questa sala, va avanti il percorso di digitalizzazione di tutta la radio Rai, che comprende oltre 40 studi di registrazione fra via Asaigo, Saxa Rubra e le altre sedi in tutta Italia”.

Quale sarà il prossimo studio ad essere ristrutturato?

Articolo a cura di Adriano Matteo

Adriano Matteo

Adriano Matteo

Tecnico del suono radiofonico, live e broadcast, giornalista iscritto all'albo pubblicisti della Puglia e grande appassionato di radio in tutte le sue sfaccettature. Leggi i miei articoli

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