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Facebook e WhatsApp: fanno veramente bene alle Radio?

Ormai tutti non possono fare a meno di utilizzarli, sono entrati prepotentemente nelle case e nei cellulari di ultima generazione, popolati da una serie di applicazioni dove spunta anche quell’icona, 
assolutamente inconfondibile, dal colore blu. Se all’inizio molti erano scettici nel voler concedersi la creazione di un profilo, subito dopo non hanno potuto fare a meno di essere tra i tanti che continuamente postano foto e frasi pungenti.

Facebook è indubbiamente il “social-network” più cliccato, fruito anche da note aziende nazionali che decidono di aprire un account per rendere ben visibile e promuovere così il proprio “brand”.

Allo stesso modo, le varie emittenti radiofoniche, locali o nazionali, coinvolgono i fedelissimi ascoltatori e i nuovi, mediante il continuo aggiornamento della personale pagina ufficiale, sapientemente gestita da una figura specifica, che sulla scia dell’avvento del nuovo canale di comunicazione, è entrata di diritto nell’organico di uno staff radiofonico.

Compito di quest’ultima, infatti, è l’inserimento di tutto ciò possa rendere attrattivo e particolarmente interessante in riferimento all’interno del profilo “social” in cui vengono menzionati i vari programmi in onda, parallelamente al trascorrere delle ore.

Musica, immagini e frasi accattivanti sono gli ingredienti degli account, desiderosi di ricevere quanti più “mi piace” possibili. E l’abilità, oltre che l’obiettivo di chi è alla guida di una pagina web del genere, è proprio questo: cercare di rendere partecipi tanti utenti, facendoli interagire, magari con determinati argomenti, spiccatamente attuali, tali da renderli protagonisti di numerosi commenti, “a tu per tu”, con l’intera community.

Non è un lavoro scontato o da sottovalutare, data anche l’importanza assunta proprio da questi nuovi mezzi, che hanno prodotto un calo notevole nell’utilizzo della classica messaggistica via sms, ormai ad uso e consumo di pochissimi, gli stessi che ancora devono interfacciarsi con l’icona verde, quella di WhatsApp, altrettanto preferita da molti.

In ogni caso, saper  rinnovarsi anche di fronte ad un profilo Facebook di una determinata radio, qualunque sia la tipologia, è indispensabile per rendere ben evidente quella più originale e ricca di condivisioni, proprio perché contenente post che potremmo definire “calamita” per tutti coloro che, distrattamente, scorrendo la “home” del “social-network”, si soffermano magari su quella foto divertente in grado di provocare una reazione a catena, dove a cliccarci sono anche quegli amici precedentemente indifferenti e dopo sostenitori di quella che poi diverrà la radio preferita.

Cosa vuole la gente?  Su quali temi vorrebbe si incentrasse una discussione on-line? A voi la parola!

Articolo a cura di Maurizio Schettino

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