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UndeRadio18: la web radio scolastica dell’integrazione sociale

UndeRadio – la web radio under 18 contro le discriminazioni” è un progetto a carattere educativo che coinvolge giovani studenti italiani e di origine straniera in azioni di sensibilizzazione, informazione e comunicazione sui temi dell’integrazione e del contrasto a tutte le forme di discriminazione. UndeRadio è una web-radio tematica partecipativa gestita dagli studenti e studentesse delle scuole. A partire dall’a.s. 2013/2014 il progetto coinvolge 36 scuole secondarie nelle città di Roma, Torino e Napoli, città scelte sia in base alla presenza rilevante di alunni di origine straniera sia in virtù delle conflittualità ivi presenti sui temi dell’integrazione e della non discriminazione. Il progetto prevede la realizzazione di tre redazioni locali che contribuiscono alla creazione di un unico palinsesto condiviso e tematico. Focus del progetto è sulle scuole situate in quartieri caratterizzati da problematiche legate all’integrazione e alla povertà educativa.” (Presentazione UnderRadio 18- Savethechildren)

“Abbiamo fatto l’Italia, ora dobbiamo fare gli italiani”, frase celebre che ci indica un percorso da seguire, figlio della globalizzazione e dell’età moderna. Un cammino intenso che lega la cultura della partecipazione alle realtà socio politiche attuali.

Nelle principali città italiane convivono a scuola diverse etnie giovani che raccontano il mondo, pur essendo nati in Italia. Paesi come Bangladesh, Marocco, Cina, Filippine, Eritrea, Argentina, Turchia si ritrovano figurativamente seduti insieme allo stesso banco di scuola tra studio, giochi e sorrisi. Il nostro tessuto sociale e culturale, quindi, si sta evolvendo, anno dopo anno, in un “paese di immigrati”.

Scorrendo la rete web si scoprono numerose realtà propositive di contrasto alle discriminazioni come il sito “Programmaintegra” , progetto cooperativo integrato a natura sociale, attivo per sostenere i processi di integrazione sociale di migranti e rifugiati. Attraverso le loro pagine scopriamo una recente intervista al Coordinatore nazionale del progetto educativo “UndeRadio18”, Paolo Lattanzio. E gli inizi esperienziali si riassumono in poche righe  “Il progetto nasce nel 2011 per l’anno scolastico 2011-2012 con l’obiettivo di realizzare un progetto educativo sui temi dell’integrazione e non discriminazione che avesse al centro la scuola e che parlasse il linguaggio dei giovani attraverso strumenti e mezzi di comunicazione moderni. È per queste ragioni e per mostrare come sia possibile sviluppare percorsi educativi anche con i new media nella scuola italiana, che abbiamo pensato alla web radio e al podcast.”

Recentemente il progetto ha avviato formule di ricerca sul ruolo delle nuove tecnologie in campo scolastico in collaborazione con il MIUR, realizzando il programma “Educational factory”, spazio partecipativo e digitale, dedicato alla sperimentazione con i docenti dell’uso strettamente didattico della web radio e del podcast. Tutto il materiale prodotto dai docenti coinvolti nel programma sperimentale rientra in uno spazio web dedicato sul sito www.underadio.it e può essere scambiato in tutti i contesti web based, in una logica di learning 2.0

Il Coordinatore Lattanzio sottolineava alla Redazione di “Programmaintegra” il ruolo dei new media come fonte di supporto didatticoCredo che i new media siano già un valido supporto alla didattica, pur in un universo complesso ed arretrato come quello della scuola italiana. Esistono infatti sperimentazioni eccellenti e docenti molto preparati che ogni giorno portano i nuovi media in classe e li usano come strumenti didattici. Ma soprattutto, e questo è l’elemento critico, esistono generazioni di nativi digitali che sono completamente immersi in un ambiente mediatico digitale, interattivo e basato sulla partecipazione ai quale la scuola italiana non può più dare le spalle e con il quale deve confrontarsi. La sfida di UndeRadio e dell’approccio educativo che portiamo in classe ormai da tre anni è quella di lavorare non solo sui nuovi media come strumenti della didattica, ma su due ulteriori aspetti. Il primo è che non è sufficiente la tecnologia, ma serve un approccio completo basato sulla media education, sull’educazione all’uso dei media e sull’educazione con i media al fine di comprendere, in maniera critica, i significati dei messaggi, le loro logiche produttive, le stratificazioni dei significati, i messaggi espliciti ed impliciti, nonché come costruire in prima persona contenuti per i media. Il secondo è che i new media hanno un enorme potere aggregante basato sulla partecipazione, e che quindi creare una web radio contro le discriminazioni significa fare pratica di integrazione sin da quando studenti di tutte le etnie, religioni e provenienze si siedono in redazione attorno allo stesso microfono per decidere i contenuti e la linea editoriale.

Su questo piano si delinea bene il ruolo di questa web radio speciale che cura l’integrazione partendo dalla comunicazione. Il progetto, tra l’altro, è realizzato in partnership con la Cooperativa Sociale E.D.I. Onlus, partner operativo di Save the Children Italia,  importante organizzazione internazionale indipendente,  promotrice di programmi a difesa dei diritti dei minori in difficoltà. Anche per questo gli studenti partecipi del Progetto “UndeRadio18”, sono consapevoli della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Ma guardiamo il palinsesto. Tra i tanti Format radiofonici sviluppati, in questo percorso, spicca Reality, Sciò! Programma basato sull’uso dei linguaggi espressivi seriali, dove gli studenti sperimentano storie e racconti di integrazione in formato Reality con leggerezza.

Tra i tanti podcast ascoltati, “mi prende” il diario di bordo della giovane napoletana Maria, studentessa universitaria con il pallino per il giornalismo e l’attenzione agli ultimi che bazzica l’inglese e lo spagnolo.

Nella sua presentazione leggera non poteva mancare un riferimento istituzionale alla Convenzione Onu con la citazione dell’art.28 sul diritto all’istruzione. Diritto che ha esercitato personalmente “continuando gli studi, andando all’Università” Dalla sua storia emerge la passione per il mezzo radiofonico e la consapevolezza delle sue funzioni “Grazie a UndeRadio siamo ascoltati…” Maria non è l’unica a concepire la Radio in questo modo, perché il popolo radiofonico globale sa bene che, oltre un microfono e una cuffia, c’è un mondo che attende e ci attende, al di là degli apparecchi usati e della strumentazione. Una voce, quindi, diventa “tante voci” e se ci sono anche alti scopi, le voci si moltiplicano all’infinito.

L’Italia è fatta! Ora bisogna fare gli italiani” può quindi trasformarsi simbolicamente in “ La radio è pronta! Ora bisogna formare gli studenti

 

Articolo a cura di Nicoletta Zampano

 

 

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