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Web Radio in Ospedale: i pazienti si raccontano on air

Le Web Radio in Italia rappresentano una realtà sempre più radicata, a dimostrazione di come il mezzo radiofonico sia ancora in grado di reggere nuove sfide e resistere nel tempo.

Negli ultimi anni si è parlato molto di web radio di nicchia, piccole emittenti che danno voce a particolari realtà, come gli ospedali.

Le Web Radio degli ospedali, in Italia sono una realtà in forte crescita, d’altronde è un messaggio di incoraggiamento che arriva anche dalla televisione. Forse alcuni di voi ricorderanno “Radio Watanka”, la web radio dei ragazzi di “Braccialetti Rossi”, la fiction andata in onda per tre stagioni su Rai 1.

I giovani pazienti dell’ospedale del piccolo schermo avevano dato vita ad una web radio gestita da loro, per raccontare la propria storia e incoraggiare altri ragazzi impegnati a combattere contro la malattia in ospedale. Un cammino, intrapreso oggi anche da molti giovani fuori dal piccolo schermo.

Facciamo qualche passo indietro…

Siamo nel 1919, al General Walter Reed Hospital di Washington, quando vicino ai letti dei pazienti, vengono istallati per la prima volta degli auricolari per ascoltare la radio, come fosse una terapia. Per l’arrivo del primo studio radiofonico in ospedale dobbiamo invece spostarci in Inghilterra, a York, nel 1926. Un esperimento che ha portato indubbiamente i suoi frutti, dato che oggi in Inghilterra ci sono un centinaio di radio ospedaliere, molte delle quali fanno capo alla HBA – Hospital Broadcasting Association (realtà che supporta circa 210 organizzazioni di trasmissioni ospedaliere indipendenti, che servono sia ospedali che case di cura.)

Web Radio negli ospedali: la nuova tendenza radiofonica

Per quanto riguarda l’Italia, come apprendiamo da blog.ecostampa.it, anche noi facciamo la nostra parte. In alcuni ospedali italiani possiamo infatti trovare delle web radio ben consolidate. Ecco alcuni esempi di cui forse avete già sentito parlare:

Partiamo con Radio Dynamo, emittente web realizzata in collaborazione con il campo di terapia ricreativa toscano Dynamo Camp, e con il contributo di Radio Deejay. Il Dynamo Camp accoglie gratuitamente i bambini affetti da malattie gravi o croniche, con lo scopo di regalare loro qualche spensierato giorno di vacanza. I bambini vengono coinvolti in molte attività ricreative, tra cui appunto il laboratorio radiofonico. Piccoli speaker e deejay alle prime armi si divertono  a registrare i programmi da mandare in onda, un lavoro che viene poi portato negli ospedali e nelle case famiglia, dato che le attività vengono proposte anche fuori dal centro.

Per restare ancora in tema di giovanissimi pazienti, abbiamo la monzese Radio Wai, sigla che sta per “We Are Incredible”. La web radio trasmette dal reparto di Oncoematologia pediatrica del Centro Maria Letizia Verga di Monza. Come per Radio Dyamo, l’emittente è rivolta esclusivamente ai pazienti più giovani, con lo scopo di favorire l’incontro tra i bambini, che possono così condividere le proprie passioni e supportarsi a vicenda nella lotta contro la malattia. I giovanissimi speaker portano al microfono argomenti molto diversi, dalle loro esperienze personali, alla MotoGP e la poesia.

Ad Imola abbiamo invece Radio Montecatone, che prende appunto il nome dall’ospedale emiliano da cui partono le trasmissioni. A differenza di Radio Dynamo e Radio Wai, qui troviamo dei pazienti adulti, con disabilità a livello motorio. Ai programmi spesso prendono parte degli ex pazienti che hanno ormai terminato il loro percorso di riabilitazione, che affiancano appunto chi si trova ancora nella struttura. La web radio trasmette un notiziario volto ad informare in merito ai cambiamenti nella sanità, e ha lo scopo primario di guidare i pazienti verso una nuova vita a seguito di un trauma. Come chi deve adattarsi per la prima volta all’uso della carrozzina.

Per finire, abbiamo la torinese Radio Ugi. La web radio non trasmette da un ospedale, però è composta da ex pazienti del reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita di Torino. L’emittente prende il nome dall’Unione Genitori Italiani, onlus torinese che da anni affianca le famiglie con bambini affetti da tumori. I ragazzi hanno così l’occasione di mostrare il loro sostegno ai giovani che stanno ancora combattendo contro la malattia, raccontando la loro storia e dando voce ad istituzioni e medici del loro stesso ospedale. La programmazione della web radio però si concentra anche sullo sport, sul gossip, sul cinema, e sulla musica di tendenza tra i giovanissimi.

Quattro realtà diverse, eppure simili tra loro, che ci dimostrano come la radio sia ancora oggi non solo un mezzo per intrattenere, ma anche per aiutare le persone. Uno strumento di coesione sociale, attraverso cui si può crescere insieme, raccontare la propria storia, e aiutare sé stessi attraverso gli altri.

Articolo a cura di Vittoria Marchi

Vittoria Marchi

Vittoria Marchi

Amo le storie. Quelle scritte, messe in scena o raccontate. Mi piace mettere in ordine le parole, e sfogare la mia creatività attraverso la scrittura creativa. Leggi i miei articoli

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