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L’ Agenzia di Stampa Radiofonica: Funzionamento e Metodo di Lavoro

Oggi vogliamo prendere in esame l’agenzia di stampa radiofonica ed il suo funzionamento, che è differente da quello di una qualsiasi emittente e molto spesso è anche caratterizzato da ritmi assai più frenetici.

Diversamente da quanto accade nelle radio, la messa in onda è molto spezzettata e nella maggior parte dei casi è rappresentata da edizioni di giornali radio (più o meno lunghe a seconda del palinsesto) suddivise in varie linee di prodotto; questo però non sta a significare che la mole di lavoro sia inferiore, anzi, molte fasce orarie nel corso della giornata risultano essere parecchio impegnative in quanto possono sovrapporsi registrazioni di servizi, contributi esterni, aggiornamenti di notizie e cambi di scalette in qualsiasi momento. E’ quindi fondamentale una buona intesa tra i membri dei vari reparti, oltre ovviamente ad una buona organizzazione del lavoro.

Ma andiamo dunque a vedere le figure operanti all’interno di un’agenzia di stampa radiofonica:

-il giornalista, che ha il compito di scrivere il testo dei radiogiornali, redigere servizi che fungeranno da contributi per le edizioni principali degli stessi, e naturalmente di andare in voce sia per le dirette che per le registrate (i palinsesti possono prevedere edizioni in diretta via satellite ed edizioni in registrazione).

-Lo speaker, che ha il compito di leggere (anche lui/lei sia in diretta che in registrata) tutto ciò che gli viene consegnato, ovvero testi di gr, rubriche, spot pubblicitari e chi più ne ha più ne metta!

 

-Il tecnico, colui che deve gestire diretta e postproduzione di tutto ciò che gli capita sotto le mani: dall’ editing dei contributi registrati sia negli studi interni che in esterna, alla gestione delle messe in onda tramite il collegamento satellitare, alla registrazione di bianchi destinati ad edizioni postprodotte, rubriche, spot (tutto ciò ovviamente poi da montare con sigle e musica e da spedire via web!).

Tutte queste figure sono affiancate dai vari responsabili di settore che provvedono alla risoluzione dei vari problemi che si presentano quotidianamente, organizzando il lavoro di giorno in giorno a seconda delle esigenze e degli avvenimenti. I vari prodotti realizzati sono destinati a diverse emittenti locali sparse in tutto il paese, e le varie linee di produzione sono mirate a soddisfare le differenti tipologie di informazione che ognuna di esse ha intenzione di inserire nella propria programmazione giornaliera.

Come accennato in precedenza la distribuzione dei prodotti avviene per una parte via satellite e per l’altra attraverso la distribuzione web; il collegamento satellitare è gestito tramite appositi commutatori manuali (oppure software che aprono il collegamento automaticamente tramite server ad un preciso orario, a seconda dell’agenzia dove si lavora) ed un conto alla rovescia che parte autonomamente un minuto prima della diretta per segnalare l’imminenza della stessa, mentre per la distribuzione via internet esistono software che registrano le dirette i quali, una volta terminate, eseguono in automatico l’upload dei file sui vari server FTP (con conseguente download da parte del cliente), altrimenti tutto ciò viene eseguito manualmente in caso di edizioni postprodotte.

I giornali radio via satellite entrano in automatico nei palinsesti delle radio tramite comando proveniente dallo studio dal quale si sta trasmettendo, e una volta terminati si sganciano per mezzo di un comando opposto; tutto questo non avviene in tempo reale a causa del ritardo di segnale che si crea durante il passaggio dei comandi (latenza) ed esso può determinare una differita che va da pochi a diversi secondi (dipende da vari fattori).

Le agenzie di stampa radiofonica distribuiscono inoltre delle vere e proprie trasmissioni radiofoniche che possono essere dei talk radio oppure dei format riguardanti la pura informazione. Anche questi vengono distribuiti alle emittenti con le stesse modalità sopracitate, inserendo però al loro interno (in caso di diretta) dei piccoli intervalli di sgancio e riaggancio del segnale satellitare (solitamente di pochi minuti) nel quale ogni radio può decidere di inserire degli spazi pubblicitari oppure un brano, per tamponare quello che altrimenti sarebbe un buco del flusso audio.

C’è da sottolineare che nonostante le recenti difficoltà del settore, comportate dai noti tagli ai fondi statali per l’editoria, queste aziende (purtroppo non tutte) continuano a produrre tanto materiale e a tenere le redini dell’informazione “libera” locale, in attesa e nella speranza che la situazione migliori.

Articolo a cura di Simone Serpone

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