HomeMagazineStrumentazione RadiofonicaCompressore Radiofonico: come funziona?

Compressore Radiofonico: come funziona?

A chi non è mai capitato di dire: “Questo speaker ha proprio una bella voce!”

Certamente grazie al timbro vocale proprio di ogni speaker radiofonico, ma è tutto merito suo? Non proprio. Infatti la voce in radio viene “trattata” per farla suonare al meglio. Ogni Radio può decidere di modificare/migliorare la voce dei propri speaker con varie apparecchiature audio ma, in generale, due di queste si trovano sempre: il compressore e l’equalizzatore.

Il compressore va ad agire sulla dinamica della voce, o in parole semplici sull’escursione di volume da piano a forte. La compressione in particolare riduce l’escursione dinamica del segnale. In origine è nato per modificare i segnali in uscita da microfoni per evitare la classica distorsione in ampiezza che si può verificare durante una registrazione.

Ma che effetto ha sulla voce?

La sensazione uditiva è quella di una voce più presente e con un volume maggiore. Questo perché il “picco“, ovvero quel millisecondo dove il segnale ha volume massimo, viene “tagliato” e quindi la durata di quest’ultimo è maggiore: è come avere un picco, e quindi volume massimo, più lungo e quindi più presente!

L’equalizzatore invece va ad agire sul timbro della voce, sulle frequenze contenute in essa.

Con quest’apparecchiatura possiamo andare a modificare, attenuando o aumentando, la presenza di frequenze basse, medie o alte. Si possono quindi correggere eventuali errori, come una voce troppo bassa o nasale, un sibilo, ecc.. o aumentare la presenza di gravi, medi o acuti.

Per interderci una voce con troppe basse risulterà scura e rimbombante, con troppe medie sembrerà simile a quella di un citofono/cellulare e con troppe alte sarà chiara ma priva di corpo.

Infine il De Esser unisce compressione e equalizzazione. Esso serve a ridurre la presenza di frequenze sibilanti come quelle delle s, le z o le f. Quando vengono pronunciate tali consonanti l’equalizzatore le rileva e “dice” al compressore di entrare in azione con una compressione tale da ridurne la presenza.

E’ possibile usare compressori e equalizzatori presenti all’interno dei mixer broadcast digitali oppure usare delle apparecchiature esterne da collegare poi alla nostra console. Utile poi avere un “preset ” dei settaggi di equalizzazzione e compressione tarati sulla propria voce in modo da esaltarne i pregi e mascherarne qualche difettuccio, se presente.

E voi cosa utilizzate per la vostra voce o per quelle della vostra radio?

Articolo a cura di Stefano Tumiati

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