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Quanto costava aprire una radio negli Anni ’70?

In alcuni recenti articoli ci siamo occupati di strumentazione tecnica per creare una webradio. I budget che ci siamo dati sono stati tre: 150, 500 o 1000 euro. Immaginate però di tornare indietro agli anni Settanta, quando nascevano la maggior parte delle emittenti private: quanto costava la strumentazione radiofonica in quegli anni? Per capirlo meglio abbiamo recuperato una pagina del settimanale Epoca datato marzo 1976. Ovviamente il costo delle varie apparecchiature poteva variare da qualche migliaia a milioni di lire. L’elenco della strumentazione ha elementi comuni con le radio di oggi, come il mixer, i microfoni, le cuffie, i compressori e elementi più old come i giradischi e i trasmettitori di una volta.

La pagina in questione veniva introdotta da queste parole: “Quanto costa impiantare una radio libera e quali apparecchiature sono necessarie? Se ci si accontenta del materiale indispensabile e si chiude un orecchio sulla qualità dell’ascolto, basta un milione. Gli esperti fanno comunque questi possibili preventivi: tre milioni per un impianto elementare, dieci-dodici milioni per uno medio, settanta milioni per ottenere una trasmissione eccellente. Ecco in questa pagina le apparecchiature indispensabili con i rispettivi prezzi minimi e massimi“.

MICROFONO e CUFFIE
Uno dei microfoni più usati nel broadcast è stato il Sennheiser 441, il cosiddetto biscottone, ideale per la ripresa di sorgenti mediose come la voce. I microfoni costavano dalle 25 alle 200 mila lire, le cuffie “d’ascolto” avevano un prezzo minimo di 3 mila lire e un massimo di 100 mila lire.

MIXER
Il mixer era ovviamente analogico ed era composto da tanti canali con fader e potenziometri. “Serve per miscelare, sfumare e sovrapporre voci e suoni. Prezzo dalle 80 alle 700 mila lire per i mixer professionali a 12 canali. Accoppiato al mixer c’è un riproduttore di voci, denominato Eco, il cui costo va da 300 mila lire a 3-4 milioni“.

GIRADISCHI
I giradischi erano utilizzati per riprodurre vinili musicali e metterli in onda. Volendo si potevano acquiastare i vari pezzi e montarli da sè. Il prezzo variava dalle 50 mila fino ad oltre un milione di lire.

REGISTRATORE
Il registratore è colui che immagazzina il flusso audio per poterlo riascoltare in futuro. Esistevano quelli a cassette, che garantivano una durata non troppo estesa, e quelli professionali che incidevano su nastro magnetico, con durate più lunghe. Il costo andava dalle 50 mila lire fino a oltr un milione.

COMPRESSORE
Ha la stessa funzione che ha oggi, comprimere e rendere più facilemente percepile la voce del conduttore, la musica, ecc… “Questo apparecchio (non indispensabile ma utile) filtra, purifica, accumula e comprime i brani musicali prima che vengano trasmessi. Il compressore costa dai 4 ai 20 milioni

TRASMETTITORE
Il trasmettitore è colui che modula il segnale e permette poi la diffusione in FM: “Apparecchiature che consentono la trasmissione dei programmi via radio. Il loro costo va dalle 400 mila lire a oltre un milione. Il codificatore serve per rendere stereofonico qualsiasi tipo di musica. Il prezzo varia dalle 150 mila lire al milione e mezzo“.

 

Articolo a cura di Stefano Tumiati

Stefano Tumiati

Stefano Tumiati

Regista Radiofonico, Tecnico Audio, Producer, Montatore Video Leggi i miei articoli

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