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Deejaynellarmadio: mostra fotografica di G. Vitiello al MAXXI

In questa bellissima giornata di sole sono felice di poter annunciare che dopo il successo della tappa milanese, torna Deejaynellarmadio Exibition e questa volta a Roma, nella splendida cornice del MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo: il messaggio è apparso lo scorso 25 maggio sulla pagina Facebook di Gianluca Vitiello di Radio Deejay, che ha così annunciato l’approdo a Roma della mostra fotografica che aveva presentato per la prima volta nel 2013 a Milano.

Trenta scatti, trenta armadi, trenta deejay, trenta storie: questo è Deejaynellarmadio, un’idea originale che svela uno spazio privato, intimo, “mistico”, come lo definisce lo stesso Gianluca sul suo blog (www.deejaynellarmadio.it), di 32 voci, per le precisione, di Radio Deejay.

Si potrà ammirare il percorso fotografico, che anche stavolta ha finalità benefica, dal 5 al 7 giugno presso il Museo di Via Guido Reni 4a: gli scatti sono stati realizzati da Pietro Baroni, già autore del progetto fotografico Milan Closets, vincitore di un Honorable Mention Prize, all’International Photo Awards 2012.

La mostra affonda le sue radici nell’interesse di Gianluca per la moda e nell’attenzione verso le culture urbane e le tendenze moderne: l’armadio, la sua struttura e i suoi contenuti possono considerarsi una lente d’ingrandimento sulla personalità dell’individuo, con un’interpretazione artistica pop e contemporanea diventano veicolo di narrazione. Nei colori, nelle forme, nelle disposizioni, si trova il tracciato di una vita: interessi, momenti, stile, curiosità. Ogni armadio è un mondo unico e a sé stante fatto di dettagli.

Ai microfoni di Radiospeaker è lo stesso Gianluca a raccontare qualcosa in più della sua “mostra itinerante” che, ci svela, spera di poter portare nella sua Napoli e, chissà, magari anche all’estero, visto che ci sono state due richieste.

“L’armadio non è un luogo come un altro, non è come la sala da pranzo. Non a caso si dice avere gli scheletri nell’armadio,  che non significa solo avere l’amante! Lo scheletro nell’armadio è pure la maglietta brutta di quando andavi alle superiori, quindi chiedere alle persone di aprire i propri armadi significa svelare una parte della loro vita. Non è così scontato che le persone lo vogliano fare: certamente c’è la voglia di mettersi in mostra di alcuni, mentre altri sono più riservati. Però la disponibilità di tutti è stata incredibile e ci ha permesso di fare questa cosa”.

A farsi fotografare sono stati, tra gli altri: Laura Antonini, Alessandro Cattelan, Albertino, Andrea Tuzio, DJ Angelo, Nicola Savino, Linus, Nikki, Vic, Sarah Jane, ciascuno di loro con oggetti rappresentativi del loro percorso, professionale e non solo. Laura Antonini, ad esempio, circondata dai suoi libri e con la maglietta della sua prima estate a Radio Deejay, Guglielmo Scilla e le parrucche indossate nei suoi video, le scarpe sportive di Linus.

“Non c’è poi bisogno di raccontare tutto, ognuno racconta quello che vuole: un po’, un po’ tanto, un po’ meno, un po’ troppo – spiega Gianluca – Quella di Ivan Zazzaroni ad esempio è una foto molto iconica, minimale, ma racconta molto di lui: solo i palloni, le cravatte e le sue giacche. Lui è un giornalista sportivo, è sempre ben vestito: quella foto racconta molto bene chi è”.

Deejaynellarmadio è un contenuto pop, nato da un’idea semplice ma di grande effetto, è un racconto, è un percorso. E oltre alle foto c’è un altro elemento, che rende l’esposizione una mostra 2.0: la presenza di tablet dove ascoltare le interviste fatte ai protagonisti degli scatti, in cui ciascuno di loro racconta la storia di tre elementi importanti custoditi in quell’armadio.

Ma quali sono i tre elementi rappresentativi dell’armadio di Gianluca? Non ha dubbi: “La sciarpa del Napoli, perché il Napoli dopo mia mamma è la cosa più importante, le sneakers, di cui sono un grande collezionista e i cappellini”.

E a proposito di cappellini: partner di Deejaynellarmadio è il brand NEW ERA, da sempre vicino al mondo della musica e lifestyle, che, in occasione della tappa romana al MAXXI di Deejaynellarmadio Exhibition, ha realizzato 144 cappelli limited edition, che saranno venduti e il cui ricavato sarà devoluto in beneficienza all’associazione CESVI (www.cesvi.org).

Questo della beneficenza è un punto molto caro a Gianluca: “Tutto ciò che vendiamo lo vendiamo per beneficenza, va tutto al CESVI, che si occupa di progetti importanti in giro per il mondo che servono a migliorare la vita delle persone in Africa come nell’Est Europeo. La destinazione benefica è la partenza della mia mostra e lo scopo finale”.

Per un creativo come Gianluca, così estroso, così appassionato e curioso, pieno di interessi e voglia di scoprire il mondo, l’arte non poteva che essere un aspetto fondamentale. “Per chi fa il mio lavoro l’arte è allenamento: allenarsi a vedere delle cose belle produce contenuti, produce altra bellezza, migliora la tua vita. L’arte mi è sempre piaciuta, vengo dal mondo della street art, che conosco piuttosto bene. L’arte è bellezza, è un motivo (e un modo) di stare al mondo e di rendere la tua vita più interessante. Anche viaggiare è una forma d’arte: ecco, la mia forma d’arte è il viaggio. Il mondo è già brutto di suo, l’arte ci salverà”.

Articolo a cura di Giusy Dente

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