L’intesa tra speakers quanto conta in onda?

L’intesa tra speakers quanto conta in onda?
Una domanda che, probabilmente, molti direttori artistici si saranno fatti o comunque, in generale, gli addetti ai lavori, che percepiscono quel particolare “legame” che si instaura in un format.
L’intesa tra speakers, forse è uno degli elementi che fa la differenza, per rendere un programma gradevole e coinvolgente all’ascolto.
Il piacere di ascoltare due voci che esprimono simpatia, vicendevolmente, è un valore aggiunto per un format.
E sono gli stessi conduttori radiofonici a considerare importante tale aspetto. Una caratteristica che rende tutto maggiormente piacevole e stimolante per chi è in onda.
Avere una confidenza particolare, durata nel tempo e consolidata tra due speakers in coppia o al fianco di altri colleghi, è ben recepita da coloro che ascoltano un determinato programma.
L’esperienza e la capacità di conoscere il media al fianco di un collega diviene così funzionale da ambo le parti.
Riuscire a creare una perfetta sinergia, tanto da farla trasparire agli ascoltatori è l’obiettivo che potrebbe rendere vincente e consolidato un format,decretandone il successo.
Anche su questo potrebbero basarsi determinate scelte alla vigilia di una stagione radiofonica, dove risulterebbe complicato dover spostare posizioni consolidate, alla base anche degli ascolti.
Un rischio che, probabilmente, non tutti decidono di arrecarsi, magari con cambi di palinsesto che tenderebbero a cambiare le abitudini degli habitué all’ascolto.
Non a caso, alcune emittenti si contraddistinguono, nel loro DNA, proprio per la presenza di voci divenute emblema di quella specifica radio.
Accomunare l’emittente a determinati speaker è alla base del riconoscimento di una programmazione, ormai identificata e che risponde alle esigenze di un pubblico fidelizzato.
Scelte, quindi, pensate, per rendere tutto maggiormente competitivo e utile.
Anche in rapporto alla radiofonia nazionale contemporanea.
E comunque, possiamo dirlo forte: trasmettere con un collega/amico è tutta un’altra storia!
Siete d’accordo con noi?