Mario Fargetta: ecco come ho conosciuto Linus
Mario Fargetta, Dj e regista di Radio Deejay ed m2o, è stato ospite del World Radio Day 2022, il più grande evento radiofonico online.
Con lui abbiamo parlato dei suoi esordi radiofonici e del suo primo incontro con Linus, ospite anche lui nel pomeriggio del World Radio Day. I due si sono incontrati un una piccola radio locale, Radio Super Antenna, per poi intraprendere due grandi carriere radiofoniche.
Linus produceva programmi registrati su nastro
“Nella giornata mondiale della radio è importante ricordare da dove è iniziato tutto – ha iniziato Fargetta – ricordo che inizai a lavorare a Radio Super Antenna a Monza ed era il mio momento ludico alla fine di una giornata di lavoro” ha detto il DJ ricordando di quando faceva il tappezziere per vivere.
“La radio era in un momento di crescita – ha continuato – c’era anche Danny Stucchi e mi ricordo che in quel periodo presero un nuovo direttore artistico che diede una svolta alla radio con nuovi elementi come jingle, notiziari e tanto altro. Tra le novità arrivò un nuovo speaker che si chiamava Linus che iniziò a lavorare per questa radio ma non in presenza; lui registrava programmi generici su nastro che poi distribuiva alle radio.”
Fargetta: Linus mi chiamava a giocare a pallone con lui
“Tra me è Linus è stata subito amicizia: lui bravo ragazzo, io bravo ragazzo e ci siamo stati subito simpatici – ha raccontato Fargetta al World Radio Day – Poi lui, sapendo che giocavo a pallone in categoria, ogni tanto mi chiamava alle partite con i suoi amici, quando avevano carenze di attaccanti. Un giorno mi chiamò e non so quanti goal feci” ha continuato scherzando.
“Quando poi lui passo a Radio Milano International provavo a chiedergli se ci fosse uno spazio per me e ricordo che mi diceva ‘Mario c’è crisi, tieniti quel lavoro, che per il momento va bene‘. Quindi in Italia c’è sempre stata crisi. Era difficile entrare in radio ma alla fine mi chiamò.”
Fargetta: le litigate fanno un’amicizia forte
Parlando di Albertino, ospite anche lui poco dopo al World Radio Day, Fargetta ha detto: “Naturalmente ogni tanto discutiamo, adesso molto meno, ma alla fine le litigate fanno un’amicizia forte. Poi gli errori sono all’ordine del giorno perché sono un funambolo della regia, mi piace rischiare e al 90% mi esce sempre tutto ma c’è chiaramente un rischio, quello che fai una cagata in diretta. Quando succede troppe volte iniziano le discussioni.”
Che qualità deve avere un regista radiofonico?
“Io non credo che in regia, oggi, ci sia tutta questa libertà di agire in diretta come facevo io, adesso la radio è abbastanza schematica – ha risposto il DJ di m2o – Non credo che ci sia uno speaker dall’altra parte come Albertino. Lui è uno molto bravo nella tecnica: sentivo che parlava sempre a tempo con i dischi.
Io sognavo di fargli entrare la musica a tempo e lui rimaneva sorpreso da questa cosa. Avevo la libertà di agire come volevo perché in quel momento stavo facendo una cosa figa per lui. In questo momento non quanti programmi ci siano in cui un regista si possa permettere di mandare un qualcosa di esterno. Il regista oggi deve essere il più preciso possibile”
L’incontro di Fargetta con Cruciani
Al termine dell’intervista abbiamo fatto incontrare Fargetta con Cruciani, che lo avrebbe seguito. “Ti ascolto tutte le sere” ha detto Mario al conduttore della Zanzara “esco dalla radio alle 7 dopo la diretta e mi sintonizzo.”
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