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Radio e lockdown: meno viaggi in macchina, ma aumentano gli ascolti

Radio e lockdown: meno viaggi in macchina, ma aumentano gli ascolti

Il Coronavirus ha portato un cambiamento nelle nostre abitudini, che in qualche modo ha coinvolto anche la radio. Il tempo dedicato ai viaggi in macchina, o al semplice tragitto verso il luogo di lavoro, si è ridotto notevolmente (complice anche la necessità di fare smart working), facendo sorgere spontanea una domanda: l’ascolto della radio quanto ha risentito del lockdown?

Dall’ultimo aggiornamento del Tavolo Editori Radio (Ter), in riferimento agli ascolti del mezzo radiofonico nel terzo trimestre del 2020, risulta che in Italia tra luglio e settembre la radio ha raggiunto circa 34 milioni di ascolti (trovate maggiori dettagli in questo articolo.)

Nel dettaglio, passiamo da 34.061.000 ascoltatori totalizzati durante il primo trimestre del 2020, a 34.085.000 utenti raggiunti nel secondo trimestre. Un leggero aumento degli ascolti, specchio di un cambio di abitudini da parte del pubblico.

Se prima si ascoltava la radio soprattutto durante il tragitto quotidiano verso il luogo di lavoro, il centro commerciale, o la meta di una gita fuori porta, oggi l’ascolto della radio si è spostato naturalmente sulla casa. Riportiamo il resoconto di Tiziano Bonini, professore in media studies all’Università di Siena, da un articolo di globalist.it:

Radio e lockdown: l’ascolto si sposta verso casa

“Sono dati che si devono saper leggere e che devono essere messi in prospettiva. Stiamo vivendo un momento storico particolare. Oggi molte persone passano il loro tempo a casa e l’ascolto domestico è diverso da quello in mobilità. Non possiamo parlare di un unico pubblico che a casa cambia le proprie abitudiniC’è chi in casa cerca di più l’informazione e l’intrattenimento parlato, perché ad esempio svolge un lavoro di tipo intellettuale, che gli permette di dedicare più attenzione all’ascolto, ma c’è anche chi fa lavori manuali e ascolta radio di flusso, una radio di sottofondo musicale, una radio disimpegnata, che serve a dare ritmo alle proprie azioni svolte in casa.

La radio ha un ruolo importante nei momenti di crisi, perché fa informazione e ad oggi è il medium ritenuto più affidabile. L’informazione in televisione tante volte passa attraverso formati spettacolarizzati, sensazionalisti, urlati. In radio tutto ciò non avviene.”

In conclusione, possiamo dire che la Radio dimostra per l’ennesima volta una forte capacità di adattamento, soprattutto in tempi di difficoltà come quello che stiamo vivendo. Un mezzo capace di rinnovarsi per andare sempre incontro alle diverse necessità degli ascoltatori, nonché un’importante fonte di informazioni. La Radio resiste nonostante il lockdown.

Vittoria Marchi

Vittoria Marchi

Amo le storie. Quelle scritte, messe in scena o raccontate. Mi piace mettere in ordine le parole, e sfogare la mia creatività attraverso la scrittura creativa. Leggi i miei articoli

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