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Radio Deejay, Fiorello: si può ancora fare radio senza i social?

È noto che Radio Deejay sia la radio nazionale più social d’Italia che da poco ha superato i 500mila followers su Instagram dove quasi ogni ora viene pubblicata una storia per lanciare il programma in onda.

Si ride e si scherza tanto ma è evidente che dietro ci sia un grande lavoro di comunicazione ben fatto che punta alle nuove generazioni (che poi ricoprono una grande fetta del pubblico della radio) sempre più legate agli smartphone.

Sempre grazie a internet e ancor prima grazie a Deejay TV da poco ritornata nell’etere televisivo, siamo ormai abituati a riconoscere gli speaker dai loro volti e non più solo dalle voci come si faceva una volta e ancor di più conosciamo alla perfezione tutti gli studi dai quali vengono mandati in onda i programmi della radio milanese.

Da sempre è noto lo studio di Deejay Chiama Italia, in onda tutte le mattine su Deejay TV e sulla pagina Facebook della radio. Oltre che in FM, è recente la notizia di un’altra parte del primo piano del Deejay building dal quale viene trasmesso ogni giorno, solo in tv, ‘Dalle 2 alle 5’. E tanti altri sono i programmi radiofonici spesso trasmessi in diretta Facebook dagli altri studi di Deejay.

Ma Fiorello?

Di lui sappiamo che va in onda da Roma, non dalla sede principale della radio in via Cristoforo Colombo, ma probabilmente da casa sua o da un suo studio personale dove è stato allestito tutto il necessario per andare in onda su Radio Deejay.

Non ci sono dirette Facebook da lì, nè foto postate sui social su ‘Il Rosario Della Sera’ se non grafiche preparare appositamente o talvolta sul profilo del comico appaiono dirette con inquadratura fissa che non lasciano spazio allo studio, ma ne lasciano tanto all’immaginazione.

Non si è omologato alle regole social della sua radio, né trasmette da nessuna delle sedi centrali; non ci fa vedere i suoi studi, né le facce dei suoi collaboratori (che sembrano essere tanti a giudicare dalla confusione durante le sue dirette).

Eppure Fiorello facendo radio a modo suo, non seguendo le regole moderne, lasciando l’ascoltatore abituato ormai a vedere, costretto solo ad ascoltare, sta facendo riscoprire le emozioni che suscitava la radio una volta in quanto radio fatta per essere ascoltata. Probabilmente proprio questa curiosità che il comico siciliano sta creando, suscitando negli ascoltatori tanta voglia di scoprire, miscelata con la sua bravura, prontezza e carica che non finisce mai, è il segreto per il grande successo che il suo programma ormai giunto alla seconda stagione sta avendo.

Fiorello nel 2018 ci ha dimostrato che si può ancora fare radio alla vecchia maniera senza ricorrere ai nuovi mezzi web o televisivi che siano confezionando comunque un ottimo numero di ascolti, basta tanta passione per il proprio lavoro, il lavoro più bello del mondo!

Articolo a cura di Adriano Matteo

Adriano Matteo

Adriano Matteo

Tecnico del suono radiofonico, live e broadcast, giornalista iscritto all'albo pubblicisti della Puglia e grande appassionato di radio in tutte le sue sfaccettature. Leggi i miei articoli

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