HomeMagazineDalla Radio all’ On Demand: il modo di usare le cuffie nel 2020 è cambiato

Dalla Radio all’ On Demand: il modo di usare le cuffie nel 2020 è cambiato

RAJAR, la società fondata nel 1992 per gestire un unico sistema di misurazione del pubblico per l’industria radiofonica nel Regno Unito, ogni trimestre pubblica un sondaggio chiamato MIDAS, ed è sempre una bella lettura per me.

Molti dati sono gli stessi ogni trimestre, ma a volte mi capita di leggere qualcosa di diverso che cattura sempre di più la mia attenzione.

Questo quarto sondaggio contiene, nell’ultima pagina, qualcosa di molto vicino al mio cuore: l’uso delle cuffie.

Nella percezione dell’audio, le cuffie hanno una resa del tutto differente rispetto a semplici altoparlanti. L’atto di ascoltare è diverso, siamo più coinvolti, più intimi con l’audio in cuffia rispetto alle casse acustiche.

Parlare con qualcun altro, ad esempio, richiede di togliersi le cuffie, comportamento che non si verifica con gli altoparlanti esterni.

Quindi, ho messo in evidenza la differenza tra le app di telefonia mobile e, diciamo, gli smart speaker.

Uno smart speaker sostituisce una radio AM/FM. Un’app non lo fa perché le applicazioni di uno smartphone vengono utilizzate principalmente con le cuffie.

Non è realistico, credo, supporre che il pubblico collegato (tramite cavo o Bluetooth) al proprio telefono cellulare sarà soddisfatto di un flusso musicale scelto dalla programmazione di qualcun altro, quando sullo stesso dispositivo puoi aver accesso ad applicazioni come Spotify, YouTube, o podcast in generale, che ti consentono di scegliere il contenuto su richiesta.

Il sondaggio MIDAS di Rajar sembra supportare la mia tesi

Questa diapositiva che segue è un sondaggio che mostra come le persone, nel loro studio, hanno usato le cuffie durante la settimana.

Quindi, come puoi immaginare, il 45% degli utenti di cuffie afferma di averle usate per ascoltare i podcast. Sappiamo da tempo che i podcast sono intimi e (come dice anche questa ricerca) per lo più ascoltati da soli, e questa è un’altra statistica che supporta queste informazioni.

Il 48% degli utenti di cuffie afferma di averle usate per ascoltare audiolibri. Gli audiolibri funzionano molto bene (anche se potenzialmente direi che i podcast possono essere un’esperienza piuttosto ricca).

Anche la musica è popolare: il 44% degli utenti di cuffie afferma di averle usate per ascoltare le proprie tracce digitali; il 37% usa app come Spotify.

E la radio in diretta? Solo il 12% delle persone che usano le cuffie afferma di usarle per ascoltare la radio in diretta.

Tutto ciò è molto chiaro.

Gli altoparlanti sono per il simulcast – dove va la tua radio in diretta. Ma le cuffie sono per l’on demand. Se sei il proprietario di una radio, la tua app dovrebbe offrire qualcosa per gli occhi, le dita e anche per l’orecchio e dovrebbe offrire molto di più di un semplice streaming.

Articolo a cura di James Cridland

Adriano Matteo

Adriano Matteo

Tecnico del suono radiofonico, live e broadcast, giornalista iscritto all'albo pubblicisti della Puglia e grande appassionato di radio in tutte le sue sfaccettature. Leggi i miei articoli

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