"Salviamo Radio Radicale", il flash mob a Perugia
Negli ultimi mesi si sta discutendo molto sul taglio dei fondi a Radio Radicale, emittente fondata nel 1976 da Marco Pannella ed esclusivamente a stampo politico.
Tutt’oggi riconosciuta dal Governo italiano come “impresa radiofonica che svolge attività di informazione di interesse generale”, ha sempre garantito a tutti gli italiani la conoscenza di quello che avviene nelle nostre istituzioni, nei nostri tribunali, nei partiti, nelle piazze d’Italia.
Nel caso si decidesse quindi di non sovvenzionare più la radio, questa sarà quasi costretta a chiudere i battenti, visto che non ha molti altri tipi di entrate.
Così sono nate diverse petizioni, proteste e iniziative per contrastare tale scelta. Una di queste, è il comitato “Salviamo Radio Radicale” a Perugia.
I promotori di tale movimento, hanno dichiarato: “Per garantire che proseguano le trasmissioni del Parlamento, del Csm, della Corte Costituzionale, dei processi, delle attività di partiti e movimenti, chiediamo al Governo di ripensarci e continuare ad assicurare questo servizio pubblico al paese”.
Il flash mob a Perugia per Radio Radicale
Il comitato, nato da pochi giorni nei social, ha già raccolto numerose adesioni tra cui i candidati sindaco di Perugia, alcuni consiglieri regionali (promotori di una mozione a difesa della radio, approvata dall’Assemblea legislativa dell’Umbria il 12 marzo scorso) e numerosi candidati nelle varie liste che si presentano al voto per le comunali del 26 maggio prossimo.
“Invitiamo i cittadini – hanno aggiunto i promotori del comitato – a partecipare al flash mob con foto di gruppo che terremo martedì 21 maggio dalle ore 18.00 alle 18,30 a Perugia, piazza IV Novembre in occasione del primo giorno di trasmissione di Radio Radicale senza convenzione allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di salvaguardare una voce libera, indipendente e patrimonio unico di memoria collettiva”.
Articolo a cura di Francesco Pinardi