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RDS Academy: parla Manuel Saraca

Radiospeaker.it oggi ha il piacere di chiacchierare con il giovane e talentuoso speaker Manuel Saraca che ha, recentemente, provato come allievo il brivido della diretta su RDS Academy. Un allievo speciale che ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo radiofonico con il corso di conduzione radiofonica di Radiospeaker.it per poi approdare grazie al suo talento a Radio Roma nel 2012. Quest’anno a giugno una svolta significativa con RDS Academy dove ha vissuto sei puntate favolose.

Ciao Manuel! Ci racconti come hai vissuto i casting, le lezioni in accademia e le prove?
RDS Academy è stata un’esperienza molto intensa: vivere da mattina a sera, tutti i giorni, a contatto con un grande Network come RDS è qualcosa di straordinario. Tutte le fasi del programma, dai casting alle lezioni, all’eliminazione stessa, sono state per me molto emozionanti. Ho avuto tante risposte e conferme che non mi aspettavo.

A proposito, quali sono state finora le reazioni di parenti, amici, conoscenti?
Grande gioia da parte di tutti! E pensare che quasi non volevo farlo il casting per RDS Academy, sono stati proprio i miei amici a spronarmi. Quando poi mi hanno preso, ci hanno tenuto a dirmi la classica frase “te l’avevo detto”… è stato un momento molto simpatico. In generale ho vissuto questa esperienza con grande divertimento, perfino l’eliminazione.

Non hai rimpianti sul tuo operato?
Si può sempre fare di più e meglio, però sono stato completamente me stesso, quindi non ho rimpianti. Forse avrei potuto essere un po’ più cattivo nello scherzo telefonico che mi ha fatto uscire, ma alla fine sono contento di come sono andate le cose e di come le ho affrontate. Tornassi indietro, rifarei tutto nello stesso modo.

Per curiosità, ti hanno riconosciuto per strada in questo periodo?
No, per strada no, ma ho avuto tante richieste di amicizia sui social network, commenti di persone che mi hanno manifestato il loro apprezzamento o il dispiacere per l’eliminazione ed anche questo non me l’aspettavo. E’ stata una grande sorpresa vedere giovani e ragazzi come me che amano la radio stare lì ad incoraggiarmi e sostenermi.

Possiamo sapere esattamente la giornata tipo di un allievo?
Avevamo giornate molto piene. La mattina presto cominciavano le lezioni, gli orari variavano ma ci alzavamo di buon ora; lezioni di inglese, dizione, autoregia, quindi, mettevamo mano al mixer e, poi nel pomeriggio si facevano le prove pratiche con i vari speaker di RDS. Abbiamo conosciuto quasi tutti gli speaker di RDS, questa è stata per me davvero una grande emozione. Poi, per come sono fatto io, mi sono emozionato anche semplicemente a girare per i corridoi di RDS, ma questa è un’altra storia. Ad ogni modo, le giornate variavano molto anche in base alle varie sfide che dovevamo affrontare e agli ospiti che abbiamo incontrato.

C’è qualcuno in particolare che ricordi con piacere?
E’ stato un incontro molto piacevole quello con Giuppy Izzo. Lei è una famosissima doppiatrice, nonché voce ufficiale di RDS. E’ una persona veramente carismatica, ti sa trasmettere tanto e ci ha dato dei consigli importanti. Un incontro molto piacevole cosi come tanti altri. E devo dire che è stato anche questo un aspetto bellissimo dell’accademia.

Siamo curiosi di sapere qualcosa in più! Potresti raccontarci i retroscena della trasmissione, i non detto e i non visto dagli spettatori? In particolare gli aneddoti curiosi e simpatici?Aneddoti ce ne sarebbero davvero tantissimi. L’altro giorno riflettevo su tutti noi concorrenti, ci siamo divertiti molto di più di quello che si vede nelle puntate perché ci sono innumerevoli battute, sketch, improvvisazioni avvenute a telecamere spente. Immagina tutto questo con l’aggiunta della simpatia di Giovanni Vernia e Matteo Maffucci, che sono due persone veramente simpaticissime.

A proposito, che ne pensi del cantante Matteo Maffucci e del comico Giovanni Vernia? Sono stati dei bravi coach o hai qualche critica costruttiva nei loro riguardi? C’è qualche momento in particolare che ricordi con piacere dei due coach? Critiche non ne ho davvero. Ho trovato due persone eccezionali, ognuna a modo suo. Di Giovanni Vernia ricordo un pranzo fatto insieme a tutti noi concorrenti: ci ha raccontato la sua vita, il suo percorso, come è diventato un comico di professione. E’ stato un racconto illuminante per me. Ci ha davvero sorpreso e ho scoperto una persona dolcissima che è poi un po’ l’opposto di quello che manifesta nei suoi personaggi.

Ti ha dato qualche consiglio in particolare?
Si, ha cercato di tirare fuori il mio lato simpatico: il suo compito era un po’ questo, stimolare il nostro “intrattenitore” interiore. Non so se con me ci sia riuscito, ma è stato comunque molto divertente lavorare con lui. Matteo Maffucci, invece, mi ha sorpreso perché è stato un ottimo coach nel vero senso della parola. Ho avuto difficoltà con una sfida, quella della classifica. Ho chiesto dei consigli pratici a lui e sono risultato il migliore della settimana, quindi è stato molto bravo a darmi coraggio e a stimolarmi. Mi ha manifestato apprezzamento fin da subito, già dai casting e anche dopo l’eliminazione. Insomma, due bellissimi ricordi di entrambi.

I 4 finalisti rimasti in gara sono: Giuditta, Daniela, Manola e Stefano. Chi dovrebbe vincere e perché?
Devo premettere che ho un rapporto bellissimo con tutti i concorrenti, e non è retorica: abbiamo creato un gruppo molto unito fin da subito. Chiaramente condividere la giornata intera, le stesse passioni, le stesse paure per le sfide, unisce. Ho legato con Stefano perché siamo simili per alcuni aspetti, per altri siamo l’opposto, però avendo fatto una sfida insieme come coppia ci siamo indubbiamente legati. E’ stata una sfida divertentissima. Abbiamo passato una nottata intera a provare il talk, morendo dalle risate, parlando con i cuscini come fossero i coach. E’ stato molto divertente. In ogni caso, per me deve vincere Giuditta. A parte che è la persona con cui ho stretto di più rispetto agli altri, deve vincere per due ragioni: perché è bravissima e dal punto di vista professionale merita di entrare in un grande Network; e poi perché dal punto di vista umano è una persona straordinaria, sensibile e a modo.

RDS Academy è stata per te sicuramente un esperienza positiva che ti ha regalato molto. C’è già qualche progetto lavorativo in corso d’opera?
Ci sono delle cose in ballo. Una, molto probabilmente, comincerà già da fine agosto, primi di settembre. Per un’altra sono in attesa di avere delle risposte, quindi, incrocio le dita. Comunque, sono sempre alla ricerca di esperienze, di una radio in cui poter coltivare questo mio sogno che, ormai, è un progetto di vita perché la radio per me non è più solamente una passione ma un percorso che voglio seguire a livello professionale, quindi, vediamo cosa succederà.

Domanda di rito: che ne pensi di Radiospeaker.it ? 
Di Radiospeaker.it non posso che parlare benissimo. Per me è cominciato tutto con Radiospeaker.it. Il corso di conduzione che ho fatto mi ha permesso di scoprire non solo la radio, ma anche la mia passione per la radio, quindi, mi ha aperto un mondo nuovo. E’ stato un corso straordinario perché mi ha subito messo di fronte a cose teoriche conciliate, però, con la pratica. Un aspetto vincente di questo corso è sicuramente saper unire queste due sfere della conduzione radiofonica che sono essenziali, quindi, è una cosa che consiglio a chiunque voglia avvicinarsi al mondo radiofonico, saperne di più, conoscere meglio la radiofonia e sperimentarsi in una conduzione che è sicuramente affascinante e finchè non la vivi non sai davvero l’emozione che può darti. Il corso è pratico, cioè ti fornisce subito gli strumenti con cui lavorare, quindi, è anche efficace e divertente. Ricordo di aver riso tantissimo e di essermi divertito in una maniera eccezionale. Un corso ben fatto che consiglierei a tutti.

 

Intervista a cura di Nicoletta Zampano

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