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5 cose che forse non sai su Fabio Volo

5 cose che forse non sai su Fabio Volo

Dopo aver scovato delle curiosità su Fernando Proce, Nicola Savino e Pippo Pelo, è arrivato il momento di aggiungere un nuovo nome.

Stiamo parlando di una delle voci più apprezzate del panorama radiofonico italiano, anche se la sua carriera ruota davvero a 360°.

Conduttore radiofonico, televisivo, attore, sceneggiatore, doppiatore, autore di best seller… stiamo parlando ovviamente di Fabio Volo, in onda ogni mattina dalle 9.00 alle 10.00 su Radio Deejay con “Il Volo del Mattino”.

Una carriera come la sua, è a dir poco ricca di curiosità…

L’origine del soprannome

Fabio Volo, pseudonimo di Fabio Bonetti, per il suo nome d’arte ha tratto ispirazione da una canzone. Non una canzone qualunque, ma una sua canzone.

Dal 1994 al 1996, Fabio Volo ha tentato infatti la strada del canto, facendo uscire un po’ di singoli di genere eurodance con l’etichetta bresciana Media Records. Uno dei brani in questione, “Volo”, nel 95’ gli dà l’idea per il suo nome d’arte. Nel 96’ abbandona il mondo della musica per debuttare come speaker radiofonico su Radio Capital, sotto la guida di Claudio Cecchetto

Un ruolo a teatro

Nella sua carriera, Fabio Volo ha recitato in ben 12 film, e preso parte a più programmi televisivi, e nel 2003 ha avuto anche un ruolo a teatro. Lo speaker di Radio Deejay è salito sul palco per recitare nella pièce scritta e diretta da Silvano Agosti, con musiche di Ennio Morricone. Nello stesso anno pubblica il suo secondo libro “È una vita che ti aspetto”, uno dei best seller di quel periodo.    

Si è fermato alla terza media

Fabio Volo è uno degli scrittori italiani di maggior successo, in Italia e all’estero. Ad oggi ha pubblicato ben 9 romanzi, dal 2001 al 2017, tutti editi da Mondadori, e con vendite da record.

Eppure, ha interrotto gli studi molto presto. Fabio Volo ha smesso di studiare prima della scuola superiore, si è fermato alla terza media. Oggi ogni tanto lo ricorda al suo pubblico come un aneddoto divertente.

Nel 2013, tramite un post condiviso sui suoi social, lui stesso aveva messo in giro la voce riguardo un’importante università italiana intenzionata a riconoscergli una Laurea ad honorem per i  suoi romanzi. Notizia da molti presa come una battuta, che però non è mai stata smentita o confermata.

Ha prestato la voce ad un panda

Tra il suo programma alla radio, gli impegni televisivi e i libri, Fabio Volo nel corso della sua carriera ha avuto modo di sperimentare anche nel mondo del doppiaggio.

Nel 2008 presta la voce al simpaticissimo Po, l’irresistibile panda protagonista del film d’animazione “Kung Fu Panda”, prodotto dalla DreamWorks Animation. Successivamente, Fabio Volo tornerà a vestire i panni del goffo e goloso panda Po anche per lo spin-off  “I segreti dei cinque cicloni”, e per i film “Kung Fu Panda 2” e “Kung Fu Panda 3”.

La sua prima esperienza nel doppiaggio però risale al 2003, nel film d’animazione italiano “Opopomoz”, diretto da Enzo D’Alò e distribuito da Mikado Film. La storia è ambientata a Napoli, e Fabio Volo interpreta il diavoletto Farfaricchio.

È stato Babbo Natale per un giorno

Il fatto risale all’inverno del 2018, pochi giorni prima di Natale. Nel corso di una puntata de “Il Volo del Mattino”, lo speaker è sceso in strada con tanto di cappello da Babbo Natale in testa e sacco colmo di regali, per distribuire dei gadget di Radio Deejay ai passanti.

La sorpresa di chi si trovava da quelle parti era prevedibile, ci sono stati molti selfie, e persino qualche richiesta dei brani da mandare in onda. Un regalo nel vero spirito natalizio.

Studi interrotti, doppiatore di un panda amante del kung fu, musica, teatro, inviato speciale di Babbo Natale… queste erano le nostre 5 curiosità su Fabio Volo.

Articolo a cura di Vittoria Marchi

 

Vittoria Marchi

Vittoria Marchi

Amo le storie. Quelle scritte, messe in scena o raccontate. Mi piace mettere in ordine le parole, e sfogare la mia creatività attraverso la scrittura creativa. Leggi i miei articoli

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