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Radio: le fasce orarie come sono suddivise?

Su Radiospeaker.it abbiamo spesso parlato di come in una emittente sia fondamentale il clock radiofonico. La traduzione italiana è naturalmente “orologio” e proprio quella è la sua funzione, organizzare l’ora in modo da dare “spazio” a tutti gli appuntamenti inserendo momenti in cui lo speaker parla, canzoni, spot e intermezzi come jingle e liner.

Raramente ci siamo soffermanti sull’organizzazione delle trasmissioni nel corso di una giornata. Come vene divisa la programmazione radiofonica nell’arco delle 24 ore

MORNING SHOW
Iniziamo dalla mattina, con i cosiddetti “Morning Show“, famosi per tenere compagnia agli utenti fin dalle prime ore della giornata che, a volte, possono iniziare veramente presto. Tutti Pazzi per RDS ad esempio comincia alle 5.00. Mediamente però, l’orario dei Morning Show è compreso fra le 6.00/7.00 e può protrarsi fino alle 10.00 circa. Parliamo di una fascia che vede molte persone in giro, che si ritrovano sui mezzi o in auto, pronti per andare al lavoro (o a scuola, per i più giovani). Nella maggior parte dei casi abbiamo trasmissioni dal ritmo frenetico, fresche e leggere. Quasi tutte hanno come obiettivo quello di tenerci svegli e dare la carica per l’inizio della giornata.
PRIME TIME
Subito dopo i programmi mattutini, possiamo parlare di Prime Time. Quest’ultimo ha la funzione di accompagnare gli ascoltatori fino all’orario di pranzo, rendendolo un momento delicato della giornata, che può fare la differenza. È l’orario di Linus e Nicola Savino con Deejay Chiama Italia che, come gli altri programmi di questa fascia, hanno spesso un ritmo più tranquillo e intrattenitivo. Si parla perlopiù di attualità e c’è spesso anche la possibilità di intervenire da parte degli ascoltatori, che hanno dunque un ruolo decisamente attivo. 
LUNCH TIME
L’ora di pranzo, il cosiddetto Lunch Time,è compresa più o meno fra le 12.00 e le 14.00/15.00 e può essere terreno fertile per show come Lo Zoo di 105 o Ciao Belli. Non solo però, perché molte emittenti scelgono questo momento per programmi più soft, con lo scopo di intrattenere e rilassare. Si tratta di una fascia decisamente importante, perché va a posizionarsi in uno dei momenti della giornata in cui la gente o è in pausa pranzo, oppure sta tornando a casa, magari in auto: in ogni caso, è un orario decisamente ricco di potenziali ascoltatori. 
POMERIGGIO
Con il pomeriggio si intende quella fascia oraria compresa tra il Lunch Time e il Drive Time. Può partire intorno alle 14:00/15:00 fino alle 18.00/19.00 ed è trattato dalle radio in maniera molto diversa, ma hanno in genere dei contenuti frizzanti e divertenti, spesso in co-conduzione. A volte comprende programmi che dal post-pranzo si protraggono fino alle 16.00 o alle 17.00, come ad esempio il già precedentemente citato Zoo.  
 
DRIVE TIME
Arriviamo adesso nel momento forse più delicato della giornata ed ambito da molti speaker: il Drive Time. Il Drive time parte attorno le 18:00/19:00 per arrivare fino 20:00 circa. L’orario che, come dice il nome, vede molti ascoltatori di rientro dal lavoro pronti a sintonizzarsi sulla radio preferita mentre guidano tornando a casa. Tra i più famosi drive time degli ultimi anni, troviamo La Zanzara su Radio 24 o gli Autogol su 105.
 
LA SERA
Concluso il Drive Time, ci avviamo alla programmazione serale che, almeno a livello di utenti, non può certo dirsi la più affollata. Si tratta di una delle fasce dove è veramente difficile trovare persone che, mentre sono in cucina o sono appena tornate dal lavoro, accendano la radio. La notte, invece, è sicuramente il periodo con meno ascoltatori connessi e, di conseguenza, la meno ricca di contenuti. Nella maggior parte dei casi o viene messa della musica intervallata da spot e jingle, o è terreno fertile per le repliche delle puntate andate in onda nel corso della giornata.
 
Un capitolo a parte lo vogliamo dedicare al weekend che, nonostante condivida una buona porzione del palinsesto con la fascia notturna (repliche e musica), può contare su programmi che vanno in onda solo il sabato o la domenica, magari affidati a speaker nuovi, che devono dimostrare di che pasta sono fatti, o sui “best of”, che raccolgono i momenti migliori delle trasmissioni che vanno dal lunedì al venerdì.
 
Articolo a cura di Alessio di Pietro

Alessio Di Pietro

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