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Lavorare in Radio: il Ruolo del Redattore Radiofonico

Uno degli aspetti, che potrebbe rendere un lavoro radiofonico ottimale, riguarda la perfetta sinergia che si instaura tra la conduzione in onda e il supporto redazionale che c’è dietro alla realizzazione di un format. Anche se in alcuni casi un po’ sottovalutato, l’approccio contenutistico è uno degli elementi che permette ad un programma radiofonico di creare quel legame con gli ascoltatori, affinché questi ultimi possano essere stimolati nell’interazione con lo speaker “on air”.

Risulterebbe, pertanto, utile ed indispensabile che il lavoro del conduttore sia strettamente congiunto a quello dei redattori, soprattutto nella fase in cui vengono scelte le tematiche, magari originali e curiose, da porre all’attenzione degli utenti sintonizzati. Una scelta , quindi, del cosiddetto “argomento del giorno” finalizzata a un coinvolgimento di una massa crescente, che a sua volta crea un aumento dello share, di cui pure bisogna tenere conto.

Ed è proprio dalla selezione degli argomenti da trattare e dal successivo consenso o dissenso, che si delineano i gusti e i reali interessi del pubblico che ascolta. Un impegno redazionale che non si limita solo ed esclusivamente alla ricerca e/o scelta quotidiana delle notizie di cui parlare; può capitare, infatti, che nel corso della diretta radiofonica un ascoltatore decida di intervenire telefonicamente, in tal caso il redattore può fungere da “ponte” di collegamento tra l’utente e lo speaker in onda, magari anticipando a quest’ultimo il contenuto del messaggio dell’ascoltatore.

Insomma, un lavoro preliminare, quello tra redattore e conduttore, che si incentra anche sull’organizzazione del “clock”, solitamente con una riunione che anticipa la diretta, in cui vengono pianificati e fissati, in maniera dettagliata, i vari momenti , concernenti interviste o rubriche, che vanno a costituire le ore di messa in onda.

Inoltre, non essendoci tante “radio palestra”in cui gli aspiranti speaker possano svolgere una pratica costante, il proporsi all’interno di un emittente come redattore, potrebbe essere una chiave d’accesso interessante per cominciare ad addentrarsi nei meccanismi di un’ azienda radiofonica, stando cosi a stretto contatto con le varie figure che costituiscono l’intero staff: partendo dall’editore, passando per il direttore artistico, gli autori, sino ad arrivare ai vari speaker, dai quali risulta utile acquisire quanta più tecnica possibile, in vista magari di un graduale avvicinamento alla conduzione.

Ciò non vuol dire che il lavoro da redattore sia assunto solo da coloro che ambiscono ad una futura conduzione in diretta, anzi vi sono professionisti che rivestono ambedue i ruoli e speaker che, volontariamente, con grande senso di umiltà, nel momento in cui attuano un passaggio da un emittente ad un’altra, decidono di ricoprire la funzione di redattori proprio per “ambientarsi” all’interno della “nuova” emittente, magari al fianco di un collega, evitando di commettere errori e cosi anche di fare il cosiddetto “passo più lungo della gamba”.

Articolo a cura di Maurizio Schettino

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