HomeMagazineLinus al World Radio Day: “La felicità non è una condizione da inseguire ma io sono felice”

Linus al World Radio Day: “La felicità non è una condizione da inseguire ma io sono felice”

Linus al World Radio Day: “La felicità non è una condizione da inseguire ma io sono felice”

Al World Radio Day non potevamo non parlare anche di dati d’ascolto, l’abbiamo fatto naturalmente anche con Linus che è stato ospite in remoto ma ha promesso di esserci in presenza il prossimo anno.

A gennaio proprio il direttore di Radio Deejay si è preso la responsabilità dell’andamento dei dati d’ascolto della sua radio; non è un modo di fare scontato al giorno d’oggi per un direttore di una radio.

Non vorrei essere l’eccezioneha spiegato Linus – purtroppo lo sono perché il tipo di indagine che viene realizzata nel nostro piccolo mondo è un’indagine che raramente da’ la possibilità di capire cosa funziona e cosa no, sono dati che arrivano sempre con un ritardo importante, ogni volta che c’è qualcosa che funziona o non funziona la risposta che ti viene data è sempre di non farci tanto affidamento perché solo una volta all’anno l’indagine ha un significato. Anche perché fondamentalmente alla maggior parte degli editori del contenuto della radio non interessa più di tanto, si tende a vendere un marchio più che il contenuto stesso“.

“Il nostro valore è tangibile tutte le volte che usciamo dallo studio radiofonico”

Ma parlando di mercato pubblicitario Radio Deejay ha fatto un +11%; non male sotto questo aspetto: “Noi vendiamo un mondo e questo mondo ha un valore più grande di un adesivosottolinea Linus – Se voi ci fate caso la comunicazione del 90% delle radio è fatta spingendo e comunicando il brandig ed è una cosa corretta e che paga, però il mercato pubblicitario dell’adesivo non è che se ne faccia molto, al mercatto pubblicitario interessa che ci sia un valore dietro quel marchio e il valore che noi cerchiamo di portarci dietro è un valore tangibile tutte le volte che usciamo dallo studio radiofonico. Abbiamo una decina di eventi che facciamo durante tutto l’anno che non sono un adesivo ma una visione che permette toccare fisicamente quello che siamo“.

Sulla “sensibilizzazione” che le radio nazionali stanno facendo sulle telefonate delle indagini d’ascolto Linus ha le idee molto chiare: “Che il metodo sia un po’ antiquato è vero spiega – però purtroppo è quello che è ritenuto tutt’ora il metodo più affidabile; tutti gli altri, tipo il meter, o costano troppo o sono poco efficaci nel senso che sono troppo legati ad esempio al segnale di una radio musicale piuttosto che al segnale di una radio con molto parlato come la nostra.

Non è una cosa bellissima onestamente invitare la gente a rispondere al telefono dicendo ‘ascoltaci’ ma siccome è una cosa che ormai fanno tutte le radio, al quel punto o c’è la capacità di dire a tutte le radio ‘non lo facciamo’ perché è una cosa un po’ patetica oppure le altre radio come noi hanno dovuto adeguarsi e fare un altro tipo di campagna. Io sono orgoglioso perché pur facendo una cosa che hanno fatto prima di noi tantissimi altri, siamo riusciti a trovare una chiave di lettura e di racconto in linea con il nostro modo di fare poco invasivo“.

Linus al World radio Day: “la radio va verso un appiattimento al quale si oppongono le radio italiane”

Come gestiscono le altre radio il contenuto in onda per Linus?

Altrove il contenuto segue quelle che sono le indicazioni del mondo. Ti faccio un esempio vagamente tecnico: una decina di anni fa tutte le radio del mondo si sono trovate a cambiare i banchi da analogici a digitali; tutta la tecnologia digitale prodotta su grande scala è tutta riferita a un tipo di gestione radiofonica molto spersonalizzata cioè lo speaker è anche il regista di sé stesso, un po’ come un cucù che esce fuori da un orologio quando è il suo momento. Ed è così in tutto il mondo.

Quando andavo in vacanza negli Stati Uniti la prima cosa che facevo era attaccarmi alle radio leggendarie. Ora non c’è più niente ed è così anche per buona parte del mondo. La radio tende ad andare verso un appiattimento al quale si oppongono ormai quasi soltanto le radio italiane che hanno ancora un po’ voglia di avere una personalità. Da questo punto di vista sono orgoglioso di far parte ancora di un movimento che ancora fa fatica a spegnersi“.

Di scelte importanti per se e per la sua azienda ne ha fatte tante ma grossi rimpianti non ne ha: “Sicuramente ho fatto degli errori – racconta Linus ai microfoni di Radiospeaker – forse non tantissimi se le cose vanno ancora bene dopo tantissimi anni. Sono contento perché se sbaglio lo faccio sempre in buona fede. Questo mi fa stare sereno con me stesso e con le persone che mi stanno intorno, sia con le persone con cui lavoro che con quelle che non lavorano più con me. Quando un rapporto di lavoro è finito è sempre finito tra persone per bene, almeno quando dipendeva da me“.

La felicità per Linus: “non è una condizione da inseguire in modo continuativo”

La felicità è un grande inganno perché noi viviamo nell’inseguimento della felicità come condizione stabile ma la felicità stabile per fortuna non esiste altrimenti diventerebbe noiosa“.

Linus al World Radio Day conclude con una riflessione sulla felicità: “È come vivere in un posto dove ci sono sempre 28 gradi: se non ci vivi in quel posto ti sempre un posto meraviglioso, poi quelli che ci stanno invece sognano l’alternanza delle stagioni. Quindi la felicità non è una condizione da inseguire in maniera continuativa, devi essere capace e riconoscere ed essere grato per i momenti che la vita ti regala. Ce ne sono molti e io sono felice tutte le mattine quando faccio il mio programma, quando faccio sport, quando torno a casa. Sì, sono felice ma se mi chiedi se lo sono sempre ti dico di no, anche perché sono un rompicoglioni“.

Tutta l’intervista integrale a Linus, ospite del World Radio Day 2023 al Talent Garden Isola di Milano è disponibile su YouTube, nel video che segue!

Adriano Matteo

Adriano Matteo

Tecnico del suono radiofonico, live e broadcast, giornalista iscritto all'albo pubblicisti della Puglia e grande appassionato di radio in tutte le sue sfaccettature. Leggi i miei articoli

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