Marco Mazzoli al World Radio Day: “Credo nel contenuto, la musica da sola in radio non funziona”

La giornata mondiale della radio, lo scorso 13 Febbraio, si è conclusa con il collegamento con Miami, ormai appuntamento fisso del World Radio Day dal 2021. Marco Mazzoli, dopo la diretta con lo Zoo di 105, è intervenuto al World Radio Day, per parlare di radio ma anche di ambiente, un tema fondamentale che sta particolarmente a cuore allo speaker di 105.

Mazzoli al World Radio Day: “Ho scoperto di amare l’ambiente un po’ come la radio”

“Vivendo a contatto con l’oceano – spiega Mazzoli – Miami è completamente circondata dall’acqua, ti rendi conto di quanto gli esseri umani abbiano poco rispetto dei nostri mari e lo vivi qui quotidianamente. Hanno calcolato che ognuno di noi mangia in media all’anno la stessa quantità di plastica di una carta di credito. C’è un gruppo di volontari che ogni weekend vanno a ripulire le spiagge e i parchi, ho provato anche io una volta e mi è piaciuto. Un po’ come la radio, non avrei mai pensato a 14 anni di innamorarmi di questo mezzo”.

Il consiglio è rivolto a tutti, basta poco per sentirsi bene con se stessi: “Anche se raccogli solo un sacchetto di rifiuti, ti fa star bene. Anche se è poco rispetto a tutto lo schifo che abbiamo riversato negli oceani quel poco che ho raccolto non sarà più in mare. Se tutti noi prendessimo l’abitudine di raccogliere quelle quattro cose che vediamo per strada, il mondo potrebbe essere un posto migliore“.

Sull’evoluzione della radio Marco Mazzoli ha le idee chiare: “Credo molto nel contenuto. Non importa su quale piattaforma tu trasmetta. Poniamo che la radio FM finisca fra 10 anni. Se tu hai un buon prodotto, la gente ti va a cercare ovunque. Oggi abbiamo la possibilità di espanderci. Questo è un bene perché chi fa il mio lavoro ed è conosciuto solo attraverso la radio ha la possibilità di far vedere anche un altro lato di se stesso”.

Forzare la radio per i giovani è sbagliato

I giovani e la radio, tutti li rincorrono, ma siamo sicuri che siano loro l’unico obiettivo? Marco Mazzoli ha detto la sua: “Oggi tutti si preoccupano degli Z, se ascolteranno la radio. Dipende da quello che gli proporremo. Forzare la radio per diventare un prodotto per i giovani secondo me è sbagliatissimo. La radio viene usata principalmente da chi ha la macchina. Amo la radio ma non ho una radio in casa. La musica a casa la ascolto su Spotify. Oggi conta il prodotto. Abbandonerei un po’ il discorso della musica, fare programmi solo musicali non funziona. Puoi far un programma dedicato alla musica se la racconti. Non puoi fare un programma dove leggi solo gli SMS. Oggi c’è poca roba, la gente cerca i contenuti, la musica conta poco. Sono sicuro che se iniziassimo a fare lo Zoo altrove, la gente ci cercherebbe lo stesso perché vogliono sentire le cazzate che diciamo“.

La chiacchierata con Mazzoli si è conclusa con un ricordo di Leone di Lernia, scomparso ormai da qualche anno e che è stato un pilastro del programma di punta di 105: “Leone è stato il motore del programma per tanti anni. Poi è invecchiato, si è rincoglionito tantissimo – scherza Mazzoli – ha iniziato a fare altre cose, è diventato un po’ un satellite del programma. Manca tanto ed è sicuramente è irripetibile, ma comunque vive ancora nello Zoo in qualche modo“.

Tutta l’intervista integrale a Marco Mazzoli, ospite del World Radio Day 2023 al Talent Garden Isola di Milano è disponibile su YouTube, nel video che segue!

Rivivi tutto il World Radio Day sul sito ufficiale della Giornata Mondiale della Radio!