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Come si diventa speaker radiofonico?

Tratto dal libro "Teorie e Tecniche di Conduzione Radiofonica".

Come si diventa speaker radiofonico?

Le strade per diventare uno speaker radiofonico sono tante e molto diverse tra loro. C’è chi ci arriva per caso, chi ha studiato tanto, chi ha seguito un corso di conduzione radiofonica come quelli organizzati da radiospeaker.it, chi ha studiato dizione e recitazione, chi invece lo fa da tutta la vita ed è cresciuto dentro una radio, chi da tecnico di regia è passato al microfono… insomma non c’è un’unica strada.

Ma l’iter per arrivare in una radio, il percorso per arrivare di fronte ad un microfono importante è quasi sempre lo stesso.  Si inizia da una radio piccola e piano piano si arriva in una radio più grande. Immaginate la carriera di un calciatore, parte dalla Promozione, poi passa in C1  e se ha talento e continua a fare Gol potrebbe arrivare in serie A.

Ma andiamo con ordine. Innanzi tutto, bisogna chiarire che per diventare uno speaker radiofonico non è sufficiente avere solo una bella voce ed un’ottima dizione (anzi a volte sono due qualità non necessarie), servono alcune doti  che difficilmente si possono imparare: grande  personalità e grande comunicatività  unite ad una certa sensibilità e ad una grande apertura mentale.

Queste sono doti innate, doni di natura, ma non significa che chiunque abbia una grande personalità, comunicatività e sensibilità possa diventare conduttore radiofonico dall’oggi al domani.
A queste doti vanno aggiunte una grande competenza tecnica ed una certa cultura generale (musica, film, storia, geografia, attualità, moda, tendenze, politica, sport, ecc..).

Chi è e cosa fa lo Speaker Radiofonico?

Il conduttore radiofonico, oggi, è molto diverso dalla figura dello speaker di qualche anno fa. Le cose sono cambiate, la radio si è evoluta e anche lo speaker radiofonico si è evoluto insieme alla radio. Ma quindi chi è lo Speaker Radiofonico oggi? E cosa fa di preciso?

Oggi lo Speaker Radiofonico:

  • Non è più un selezionatore musicale: nelle radio di un certo livello, la selezione musicale è affidata al programmatore musicale
  • È molto meno “libero” di un tempo ma molto più preparato tecnicamente
  • Non è più una “star”: è meno “mitizzato” di un tempo
  • È multimediale, interattivo e vicino all’ascoltatore
  • È diventato un “amico possibile” con cui è possibile interagire
  • Oltre ad avere una grande competenza radiofonicadovrà anche sapere “produrre contenuti di valore”: articoli, notizie, video, post, argomenti da pubblicare su internet attraverso facebook, twitter, blog e gli altri mezzi a disposizione

Insomma chi “fa la radio” ai giorni nostri è molto diverso da chi la faceva qualche anno fa; oggi il conduttore radiofonico oltre a “parlare in radio” deve anche saper gestire una serie di altri aspetti tecnici e non, con strumentazioni all’avanguardia e software di ultima generazione.

È anche vero che in ogni radio la situazione può più o meno variare, ma avere il pieno controllo della propria trasmissione radiofonica a 360° è un ottimo punto di partenza per potersi proporre alle radio.

Vuoi scoprire di più su come è cambiato il mestiere dello speaker negli anni? Leggi l’articolo sul Conduttore Radiofonico 2.0

Speaker Radiofonico: Come iniziare la carriera in radio?

Il percorso per raggiungere una competenza tecnica di conduzione radiofonica sufficiente è decisamente più lungo e complesso. Come dicevamo all’inizio, è fondamentale iniziare da una radio locale o da una web radio.

Nessuna Radio importante chiamerebbe uno speaker alle prime armi per affidargli una diretta radiofonica, a meno che non si tratti di un personaggio già famoso per altri motivi: esercitarsi in una radio locale/web quindi è fondamentale per acquisire dimestichezza con il microfono, praticità con un clock radiofonico, disinvoltura  e dimestichezza con la diretta e, soprattutto, capire se si è davvero portati per questo lavoro.

Lavorando in una piccola radio locale/web si capisce cosa significa “intrattenere e informare il pubblico tutti i giorni”, si capisce quanto sia difficile lasciare fuori dal microfono tutti i propri problemi per sembrare sempre allegri e disponibili, anche se si è stati appena mollati dalla fidanzata. Essere sereni, allegri e sorridenti è fondamentale: il microfono non perdona, passa tutto, si sente tutto dall’altra parte, per questo bisogna avere una grande capacità di concentrazione per capire quello che stiamo dicendo e come lo stiamo dicendo.

Le difficoltà per uno speaker radiofonico sono sempre dietro l’angolo, un’incertezza, un tono sbagliato, un errore sintattico, una distrazione, una titubanza, anche una risata al momento sbagliato può rovinare la propria carriera, quindi è bene esercitarsi per qualche anno in una piccola Emittente Locale o una Radio Online, prima di fare il grande salto verso realtà più importanti: arrivati a quel punto gli errori non saranno più ammessi.

Demo Radiofonica: il bigliettino da visita di uno speaker radiofonico

Per chi è alle prime armi e non è ancora riuscito a trovare una radio locale o web dove esercitarsi, il consiglio è quello di cominciare ad allenarsi da casa, simulare una diretta da soli nella propria stanza, registrare la propria voce, realizzare una demo ed inviarlo a tutte le radio locali o le web radio di nostra conoscenza.

La Demo Radiofonica è come il book fotografico di una modella: senza il book fotografico il suo curriculum non vale nulla, l’agenzia vuole vedere il suo volto, le sue espressioni, ammirare il suo fisico per poi fissarle un appuntamento. Ecco, uno speaker radiofonico senza la sua demo è come se fosse muto.

L’obiettivo di una demo è principalmente quello di stuzzicare la curiosità di un editore o di un direttore artistico. Dopo aver incuriosito il capo, e nella migliore delle ipotesi ottenuto un provino, poi potrai stupirlo con effetti speciali dal vivo.

Giorgio d’Ecclesia, CEO di Radiospeaker.it, ha riassunto le 10 tips per una demo efficace nel seguente video:

Se la nostra performance vocale sarà sufficientemente buona, verremo chiamati da un’Emittente (locale o web) e potremo cominciare a costruire la nostra “competenza tecnica”: gestire con sicurezza i software di diretta radiofonica (Mb Studio, Dj Pro, Selector, Music Control ecc..), editare interviste e registrazioni vocali al computer, trovare notizie e redarre la nostra versione da leggere in diretta, stare nei tempi, entrare ed uscire dal brano in onda con dimestichezza, gestire l’autoregia, accrescere la nostra competenza musicale, imparare a parlare al microfono con disinvoltura e tante altre piccole grandi cose che rendono uno speaker qualsiasi, un professionista della radio.

Per approfondire, puoi leggere questo articolo: Come realizzare una demo radiofonica.

Le 10 regole di uno Speaker Radiofonico

Naturalmente, come in ogni lavoro che si rispetti, ci sono delle regole da seguire per raggiungere il successo.

Quando si è al microfono per esempio è fondamentale:

  1. Parlare come si mangia
  2. Non essere prolissi
  3. Sorridere sempre
  4. Non parlarsi addosso
  5. Non impostare la voce
  6. Pensare alle conseguenze di ciò che si dice
  7. Fare attenzione alle pronunce straniere
  8. Dare il giusto peso alle parole
  9. Non nominare radio concorrenti
  10. Scandire bene le parole

Se vuoi scoprire di più su questo argomento, puoi leggere il seguente articolo: Le 10 regole di uno speaker radiofonico.

Diventare Speaker Radiofonico: Gli errori da non fare in radio

Così come le regole da seguire sempre, per uno speaker radiofonico ci sono anche errori da non commettere mai in diretta. Apparentemente sono tutti errori molto stupidi ma è molto facile commetterli se si è alle prime armi. Ecco i 10 errori da non commettere mai in radio:

  1. Rimanere senza parole
  2. Lentezza
  3. Sovrapposizione delle voci
  4. Lunghezza
  5. Imprevisti mal gestiti
  6. Lanci di canzoni sbagliati
  7. Pronunce errate
  8. Interviste gestite male
  9. Cantilena in onda
  10. Distrazione per via degli ospiti

Per imparare a evitare tutti questi errori, leggi questo articolo: I 10 errori più frequenti in radio.

Ecco come gestire gli errori in diretta radiofonica secondo Giorgio d’Ecclesia

Come fare un’intervista in radio?

Per ogni speaker radiofonico che si rispetti è fondamentale saper fare un’intervista nel miglior modo possibile. Ogni conduttore radiofonico intervista quotidianamente personaggi provenienti dal mondo dello spettacolo, della musica, del cinema e non solo.

Ma quali sono le regole principali per un’intervista perfetta?

Molti conduttori radiofonici di successo, più volte, anche all’interno dei loro stessi programmi radio, hanno raccontato alcune regole basilari per realizzare interviste in modo corretto.

Intervista radiofonica: i consigli di Linus e Nicola Savino

Linus e Nicola Savino, all’interno del loro programma Deejay Chiama Italia, hanno affrontato il discorso rivolgendosi agli ascoltatori appassionati a questo mestiere o che vorrebbero migliorarsi in questo.

Linus ha precisato: “È importante che facciate capire all’intervistato che avete studiato, altrimenti vi sgama e non è rispettoso nei suoi confronti. Però non fate le domande prendendo spunto da Wikipedia, documentatevi meglio”.

Il direttore dell’emittente ha proseguito: “Per far capire che vi siete preparati non cadete nella piaggeria, fate capire che siete contenti di intervistarlo ma non diventate degli zerbini, non siate ruffiani. A volte all’intervistato piace contestare un’affermazione”.

Intervista Radiofonica Linus e Nicola Savino

Leggi tutti i consigli degli speaker di Deejay Chiama Italia

Il segreto di un’intervista radio perfetta secondo Daria Bignardi

Anche Daria Bignardi, oggi in onda su Radio Capital, durante il World Radio Day 2021, ha rivelato agli ascoltatori di Radiospeaker.it alcuni segreti per un’intervista perfetta.

Daria ha rivelato che prepara le sue interviste studiando l’ospite, mettendolo a proprio agio e… dando sfogo anche a qualche sua curiosità personale.

Scopri i consigli di Daria Bignardi per un’intervista perfetta o guarda l’intervista che le abbiamo fatto (anche noi intervistiamo).

Stipendio Speaker Radiofonico: Quanto si guadagna in Radio?

Se ami la radio e vuoi fare questo mestiere nella vita, ti sarai sicuramente chiesto: quanto guadagna uno speaker? Beh, per rispondere a questa domanda dovremmo considerare diversi fattori, tra cui l’esperienza o il tipo di contratto. Uno stipendio medio di uno speaker può variare tra le €300,00 e i €2.900,00 lordi al mese.

Come si può facilmente intuire, lo stipendio di uno speaker varia a seconda della “ricchezza”  e della “grandezza” dell’Emittente Radiofonica presso cui opera: una radio Locale avrà stipendi molto più bassi di una Radio Regionale o Nazionale.

Ma non è tutto. Leggi questo articolo per scoprire quanto guadagna uno speaker radiofonico.

Speaker Radiofonico in diretta

Quanto guadagna uno Speaker Radiofonico in America?

Uscendo dal nostro continente il discorso cambia drasticamente; le cifre che guadagnano gli speaker radiofonici in America, in alcuni casi, sono nettamente più alte rispetto a quelle dei conduttori italiani.

È infatti stata pubblicata sul sito di Forbes, rivista statunitense che tratta principalmente di economia e finanza, la classifica dei conduttori più pagati degli USA. Facciamo qualche esempio:

  • Howard Stern ha uno stipendio annuo che si aggira intorno ai 90 milioni di dollari;
  • Rush Limbaugh ha un salario di 84 milioni di dollari all’anno;
  • Ryan John Seacrest ha uno stipendio annuo di circa 58 milioni di dollari.

Naturalmente queste cifre sono relative non solo agli impegni radiofonici dei conduttori sopra citati, ma anche ad altri eventuali impieghi sempre del mondo dello spettacolo e della TV.

Visita questa pagina se vuoi saperne di più sugli stipendi degli speaker Americani.

Perché lo speaker radiofonico è come un musicista Jazz?

Esattamente come un musicista jazz suonerebbe uno spartito stravolgendone il senso ma restando fedele al tema, così uno speaker radiofonico stravolgerà completamente il testo da cui ha tratto ispirazione mantenendosi fedele al tema trattato.

A parità di testo o di argomento, ciò che rende uno speaker radiofonico migliore di un altro è un mix di fantasia, stile, personalità, virtuosismo e improvvisazione.

Approfondiamo l’argomento in questo articolo che si chiama lo speaker radiofonico è come un musicista Jazz o nel video qui di seguito realizzato da Giorgio d’Ecclesia

Air Check: come migliorare la performance radiofonica?

Praticare l’Air Check è alla base di una buona performance radiofonica, sia per chi è alle prime armi, che per chi fa questo mestiere da decine di anni. Ma di che si tratta?

Praticare l’Air Check significa RIASCOLTARSI. Questa tecnica è fondamentale per accorgersi dei propri errori e soprattutto per capire come cercare di evitarli. Sembrerà banale, non c’è miglior critico di noi stessi e riascoltando le nostre dirette ci rendiamo conto di molti difetti.

Ecco alcuni degli errori più comuni che tendiamo a commettere in onda:

  • Espressioni automatiche (ad esempio ripetere spesso la parola “insomma”, “dunque”, “cioè” ecc..)
  • Pause inappropriate, che rallentano il ritmo del discorso o enfatizzano delle parole senza motivo
  • Toni esagerati o poco congeniali
  • Ritmo delle parole troppo veloce o troppo lento

Approfondiamo questo argomento nel nostro articolo sull’Air Check

Si dice Speaker Radiofonico o Dj Radiofonico?

Spesso il pubblico utilizza come sinonimi i termini speaker radiofonico e dj radiofonico. In realtà queste sono due figure distinte, pur avendo dei punti in comune.

Se in passato – indicativamente negli anni ’90 – venivano tranquillamente usati come sinonimi, oggi questi due termini indicano due specifici percorsi di carriera all’interno di una radio.

Nella radio moderna, lo speaker radiofonico è prettamente il conduttore, colui che annuncia i brani con la propria voce, che intervista gli ospiti e che mette il volto – pardon: la voce! – a disposizione del pubblico.

Oggi come oggi, il dj radiofonico è colui che cura la musica in onda, spesso e volentieri attraverso delle sequenze mixate, e in molti casi non va neanche in voce. Così come nelle serate in discoteca c’è una chiara distinzione tra vocalist e dj, così in radio si è fatta sempre più netta la differenza tra speaker e dj.

Ma attenzione, perché questa distinzione non è la regola: contiamo molti esempi di personalità di successo nella radiofonia italiana che fanno sia da speaker che da dj, con programmi tutti loro in cui selezionano la musica e la presentano loro stessi.

Insomma: in Radio, come in tutte le arti, non si può dividere tutto in bianco e nero, ma le persone e i loro talenti si sovrappongono spesso e volentieri.

I Corsi per diventare Conduttore Radiofonico

La migliore strada per diventare uno speaker radiofonico è la formazione, che ti darà la possibilità di sperimentare e scoprire alcuni aspetti di questo lavoro fondamentali. Radiospeaker.it da anni realizza corsi di radio nelle sedi di Roma e Milano, oltre che online, che hanno aperto le porte del mondo della radio a centinaia di appassionati che oggi ne hanno fatto il proprio mestiere.

Naturalmente, oltre alla formazione, solo la costanza, la passione, l’impegno permetteranno di arrivare in realtà radiofoniche sempre più importanti. Il nostro è un lavoro artigianale, che si impara ascoltando gli altri, “rubando segreti” e costruendo la propria personalità artistica passo dopo passo.

Una volta arrivati ad avere una grande competenza tecnica, disinvoltura al microfono ed un certo appeal sul pubblico servirà un pò di fortuna e molta tenacia. Bisognerà bussare a tante, tantissime porte, aspettando anche anni prima che si apra quella giusta. Ma per diventare uno speaker radiofonico professionista bisogna credere fermamente di essere uno speaker radiofonico fin dall’inizio.

Libro per diventare Speaker Radiofonici

Teorie e Tecniche di Conduzione Radiofonica

Esiste un manuale per diventare conduttori radiofonici? Si e si chiama “Teorie e Tecniche di Conduzione Radiofonica“.

Nel libro si cerca di far luce e chiarezza sui compiti che un Conduttore Radiofonico è tenuto a svolgere durante la sua attività in radio, esponendo le principali tecniche di conduzione radiofonica maggiormente diffuse nei network nazionali. Si cerca di rispondere a domande tipo “Come si diventa un conduttore radiofonico?”, “Quali sono le regole principali della conduzione radiofonica?” per poi passare  a questioni più tecniche come la gestione della durata degli interventi radiofonici, l’uso della tecnica dell’AIDA per la scrittura e la struttura di testi per la radio ed il confezionamento di una demo efficace da inviare come biglietto da visita.

Comincia subito a studiare: Ricevi le prime 20 pagine dell’ebook gratis

Giorgio d'Ecclesia

Giorgio d'Ecclesia

Founder & Ceo di Radiospeaker.it, Dizione.it e Programmiradiofonici.it. Conduttore radiofonico per Radio Globo, Organizzatore del World Radio Day, Autore del libro "Teorie e Tecniche di Conduzione Radiofonica". Consulente e Formatore Radiofonico. Leggi i miei articoli

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