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Come sarà il futuro della Radio nel 2019?

Il 2018 è ormai agli sgoccioli e la maggior parte delle emittenti radiofoniche è impegnata in iniziative dedicate al Natale e al Capodanno.

Nell’anno corrente il mezzo radiofonico ha più volte mostrato di essere in piena salute, numerose sono state le campagne promozionali in favore di essa. L’innovazione tecnologica continua a modificare e a far evolvere sia la fruizione che la parte contenutistica delle varie emittenti.

Se parliamo del 2019 quale sarà il destino della radio? Sicuramente si parlerà ancora di digitale, di multipiattaforma, di smart speaker, di car play, di podcast: quale sarà l’equilibrio tra DAB, FM e IP? Una visione interessante è quella di James Cridland, noto futurologo del mezzo, che sul sito di radioinfo illustra i possibili cambiamenti. 

1. Gli altoparlanti intelligenti continueranno a crescere.
Su tutti i due produttori Google e Amazon hanno pubblicizzato e sviluppato rispettivamente gli smart speaker Home e Alexa. Questa è una buona notizia per le stazioni radio che tramite lo streaming audio possono essere ascoltate molto rapidamente con un comando vocale. Cridland si aspettia però che i costi di distribuzione aumentino.

2. La radio continuerà a essere e svilupparsi come multipiattaforma.
D’altronde il 2018 è stato l’anno in cui la trasmissione AM/FM ha iniziato a perdere qualche colpo in favore dell’ascolto digitale tramite DAB, TV e IP. In UK l’ascolto FM è stato meno del 50% rispetto ai devide digitali. Altri paesi sono ora impegnati a un’interruzione totale delle trasmissioni FM, seguendo la strada norvegese (che ha disattivato i ripetitori FM di stazioni nazionali e molte locali nel 2017). 

3. Il podcasting continuerà a crescere. .
E’ uno dei settori che cresce un po’ più lentamente ma alcune novità interessanti potrebbero dare la svolta. Spotify ha aggiunto i podcast all’inizio di quest’anno ed è emerso come un forte concorrente ai principali fruitori di podcast; negli Stati Uniti, l’ingresso di Pandora nel mercato può aiutare a far crescere il consumo ancora di più. Tra l’altro Radiospeaker.it è anche partner dell’unico festival del Podcasting in Italia

4. Il cruscotto dell’auto continuerà a offrire più scelte.
Che si tratti di podcasting, Spotify, aggregatori radiofonici o app la radio deve essere in prima fila per continuare a competere. Lavorare con la radio ibrida e connessa che rende l’esperienza dell’utente migliore è vitale per il successo.

5. La nuova tecnologia significherà nuovi formati.
Il Regno Unito ha una stazione solo per commercianti e lavoratori edili. L’Australia ha una stazione commerciale per bambini da 0 a 7 anni. Continueremo a vedere emittenti sempre meno genereliste e più specializzate sul proprio target d’ascolto. Vi ricordate Christmas Fm?

La radio sta cambiando e il digitale è sicuramente parte del suo futuro. 
Buona Radio e Buon 2019 da Radiospeaker.it!

Articolo a cura di Stefano Tumiati

Stefano Tumiati

Stefano Tumiati

Regista Radiofonico, Tecnico Audio, Producer, Montatore Video Leggi i miei articoli

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