HomeMagazineJody Cecchetto: “Ho preso dei no e ho pianto all’Arena di Verona. Poi Amadeus…”

Jody Cecchetto: “Ho preso dei no e ho pianto all’Arena di Verona. Poi Amadeus…”

Jody Cecchetto: “Ho preso dei no e ho pianto all’Arena di Verona. Poi Amadeus…”

Sarà co-conduttore del Prima Festival di Sanremo, ormai fra poco meno di un mese, insieme anche agli Autogol, ma “la padrona di casa è Andrea Delogu” precisa Jody Cecchetto, che è recentemente venuto a trovarci per fare quattro chiacchiere… ovviamente sulla radio.

Non potevamo non aprire con Sanremo: “Amadeus ha deciso di chiamare anche me, non so perché” racconta incredulo Jody, conduttore radiofonico del primo pomeriggio di RTL 102.5, noto anche su Twitch dove da qualche anno ha un suo canale molto seguito.

In un Giovedì qualunque ho ricevuto una chiamata da Amadeus – continua ancora sul Prima Festival – ma devo dirvi la verità: Lorenzo Suraci mi aveva già avvisato, mi aveva chiesto se potesse passare il mio numero ad Amadeus. Ovviamente gli ho detto di sì”.

Da Twitch a RTL 102.5, passando per l’Arena di Verona, pronto per il Prima Festival di Sanremo

Un anno pieno di successi per Jody Cecchetto: “È partito tutto quando a novembre 2021 sono entrato nella famiglia di Radio Zeta e il fatto che io abbia potuto presentare il Future Hits Live a Giugno e il Power Hits Estate ad agosto, mi ha portato a creare questo percorso che per adesso sta culminando nella conduzione del Prima Festival, cosa che non mi sarei mai aspettato“.

È proprio quello che sognano come punto di arrivo tanti che fanno questo mestiere: arrivare sul palco dell’Ariston e Jody ci si è avvicinato molto, ma resta con i piedi per terra: “È un ennesimo mattoncino, un bel mattone – si corregge – che posso mettere nel mio bagaglio di esperienze per quanto riguarda il mio sogno che è quello di lavorare nel mondo della radio, dell’intrattenimento. Sto imparando molto dal mondo della radio”.

Fondamentale sicuramente in questo suo percorso è anche l’esperienza con il mondo dei social che migliora, anche questa, grazie alla radio: “Su Twitch riesco a portare la professionalità, quello che sto imparando ogni giorno a livello di sintesi, di dialettica nel mondo della radio, grazie a tutti i colleghi di RTL 102.5, grazie alla direzione della radio ma anche agli stessi colleghi di Zeta con cui c’è tanto buon confronto. In radio riesco a portare quella freschezza che può derivare dalla quotidianità nel comunicare tramite i social“.

Jody Cecchetto e il rapporto con il padre Claudio: “Non ha mai cercato di inculcarmi nulla, abbiamo solo confronti in momenti semplici di famiglia”

Porta un cognome importante, la radio ce l’ha sempre avuta in casa, nel sangue probabilmente, ma cosa pensa suo padre Claudio dei successi del figlio in quel mondo che qualche decina di anni fa proprio lui ha rivoluzionato in Italia?

Si è sempre posto abbastanza esternamente a tutto questo – spiega Jody Cecchetto – non ha mai voluto inculcarmi nulla, non ha mai voluto forzarmi nel cercare di prendere una direzione, spesso lo dico, non c’è un momento in cui mi trovo in riunione con mio padre per capire come fare però ci sono sempre stati in questi anni tanti bei confronti in momenti semplici di famiglia come può essere una cena o una chiacchierata.

In questi anni in cui mi sto costruendo in modo autonomo rispetto al mio nucleo famigliare e rispetto a quello che è stato il percorso di mio papà, lo vedo fiero e vedo che allo stesso tempo mi lascia libero di fare. A volte gli chiedo un parere però lui sta sempre sul generico perché vuole che io vada con le mie ali, con il mio atteggiamento, con il mio modo di fare. Un consiglio che può apparire banale che spesso mi da è ‘si te stesso, fa come hai sempre fatto e sarai premiato‘”.

Eppure in passato di discussioni casalinghe ce ne sono state in casa Cecchetto ma “rimproveri rispetto al mio lavoro non ce ne sono mai stati – spiega Jody – Ci sono stati rimproveri per quando lo facevo arrabbiare a casa da adolescente. Sono stato un ragazzo un po’ turbolento per quanto riguarda il rapporto con i miei genitori semplicemente perché mi sono fatto un po’ troppo coinvolgere dalle mie storie amorose adolescenziali e quindi sfogavo i miei disagi dentro casa. La radio non c’entrava niente“.

“Dopo il Power Hits Estate sono scoppiato in un pianto liberatorio: era la mia prima volta in assoluto all’Arena di Verona”

Tornando al Prima Festival Jody confessa di non avere ancora troppa ansia da prestazione: “Me la sto vivendo un po’ troppo scialla, la strizza arriverà a fine gennaio – scherza – ma ti devo confessare una cosa: al Future Hits Live ero abbastanza agitato ma per il Power Hits Estate, i giorni prima mi chiedevo come mai non fossi agitato eppure dovevo presentare un grande evento all’Arena di Verona con numerosissimi artisti, una scaletta serrratissima. Mi ricordo il momento in cui ho iniziato a farmela sotto che è stato il giorno stesso quando mi sono ritrovato da solo a farmi la doccia in camera prima di andare all’Arena. Come a scuola prima della verifica, quello che sai sai, è troppo tardi per ripassare.

Ma poi è andata molto bene. Quando è finito tutto sono scoppiato in un pianto incredibile, ho abbracciato Lorenzo Suraci che mi diceva ‘Basta piangere, cosa piangi? Ma basta’. È stato un sogno. Mi rendo conto di avere la fortuna di aver trovato delle persone che hanno creduto in me, ho tanto rispetto di quello che mi sta accadendo, non ho la pretesa di dire che sono la persona più giusta però siccome sono stato scelto per fare determinate cose sicuramente posso garantire a me stesso e agli altri che darò il 110%“.

Jody Cecchetto: “Ho ricevuto dei no in passato ma ho capito che non era il momento”

Non è un ambiente semplice quello dello spettacolo, è risaputo, ma c’è una cosa più di tutte che lo spaventa: “La non buona fede di alcune situazioni e di alcune persone. Non essendo un mondo in cui tu puoi essere totalmente artefice di quello che fai, dipendendo da scelte di altri, cast, produzioni, forse fino a quando non raggiungi un certo tipo di credibilità, di fama, devi anche accettare delle porte in faccia, dei no. Ho ricevuto dei no ma mi sono reso conto di non aver rosicato, evidentemente non era il momento. Il tempo che spendi a rosicare, è il tempo che potresti usare per costruire un’idea di quello che potresti fare dopo”.

Con Jovanotti, padrino di battesimo di Jody si è chiuso un cerchio

L’avevamo nominato anche al World Radio Day, una grande fonte di ispirazione oltre che amico e padrino di battesimo di Jody, è Jovanotti: “è venuto poco tempo fa a trovarci in The Flight come ospite – racconta – ma era lui a fare le domande a me. È stata la chiusura di un cerchio: prima lui che mi teneva in braccio il giorno del mio battesimo e adesso io che sulla radio nazionale più importante intervisto lui“.

Sulla radio dice che “è il posto dove si torna sempre, può essere una costante nella vita di chi vuole fare l’intrattenitore. È il lavoro d’ufficio più bello del mondo. Una routine che però non è routine: ti stimola sempre. È uno stimolo di chi ascolta e di chi la radio la fa“.

Guarda l’intervista integrale a Jody Cecchetto qui sotto!

Adriano Matteo

Adriano Matteo

Tecnico del suono radiofonico, live e broadcast, giornalista iscritto all'albo pubblicisti della Puglia e grande appassionato di radio in tutte le sue sfaccettature. Leggi i miei articoli

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